Più che raddoppiato, in ampiezza, il ‘cratere’ del terremoto in centro Italia. Vasco Errani, il commissario straordinario di governo alla ricostruzione avrebbe deciso di portare a 130 il numero dei comuni inseriti nell’elenco di quelli direttamente interessati – sarebbero 68 quelli inseriti nel nuovo elenco e che, aggiunti ai 62 già riconosciuti in precedenza, porterebbero il totale a 128 – dai provvedimenti del governo.
Spoleto Le indiscrezioni circolate e relative all’Umbria fanno ipotizzare l’inserimento del Comune di Spoleto – il sindaco Cardarelli aveva chiuso il ponte delle Torri in seguito alle scosse – ma il primo cittadino, raggiunto telefonicamente da umbriaOn non ha potuto confermare: «Stiamo aspettando anche noi di conoscere il testo ufficiale con le decisioni del commissario Errani», ci ha detto.
Il decreto Il testo integrale del decreto del governo è stato intanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e conferma l’ammontare dei fondi disponibili: il ‘Fondo sociale per occupazione e formazione’ è rifinanziato di 228,3 milioni di euro per l’anno 2018 e di 19 milioni di euro per l’anno 2019. Poi ci sono 412,54 milioni di euro per l’anno 2016; 346,11 milioni di euro per l’anno 2017; 280,7 milioni di euro per l’anno 2018; 62,4 milioni di euro per l’anno 2019; 41,9 milioni di euro per l’anno 2020;2 milioni di euro per l’anno 2021 e 0,14 milioni di euro per l’anno 2022; oltre a 418,54 milioni di euro per l’anno 2016 ai fini della compensazione degli effetti in termini di fabbisogno e di indebitamento.
Il ‘cratere’ Il fatto di rientrare o meno nel ‘cratere’ sismico è di fondamentale importanza: all’interno del perimetro riconosciuti, infatti, saranno risarciti al 100% i danni ad attività produttive, alle prime case e alle seconde case. Per chi si trova fuori dal cratere, invece, è previsto un risarcimento del 100% per le attività produttive, per le prime case e per le seconde case che si trovano nei centri storici. Per le seconde case al di fuori dei centri storici la copertura sarà del 50%.