«Il Ponte è a rischio», Spoleto ha paura

Il sindaco Fabrizio Cardarelli, a seguito dell’ultimo terremoto, ha chiuso il passaggio al pubblico per precauzione

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di Fra.Tor.

«Il ponte delle torri è un vecchio malato». Le parole dell’ingegnere Giuseppe Scatolini non rassicurano molto il sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli, anzi. Dopo l’ultimo sopralluogo al ponte, venerdì mattina, Cardarelli è preoccupato. Lo guarda e lo riguarda, proprio come si osserva un vecchio malato, pensando alla cosa più giusta da fare.

spoleto-ponte-delle-torri-18Il monitoraggio «Seguiamo il ponte da circa 25 anni – mi spiega l’ingegnere Scatolini, che collabora con il Comune di Spoleto, mentre raggiungiamo il ponte -, lo teniamo costantemente sotto monitoraggio. Abbiamo più volte richiesto interventi, anche straordinari, per la manutenzione e per la perdita continua di materiali. Dopo il terremoto dello scorso 24 agosto, abbiamo notato che sono cadute altre pietre alla base del ponte e ci siamo messi subito al lavoro per capire quanto la situazione possa essere allarmante. Un’analisi accurata grazie al materiale fotografico del ponte delle torri, sia prima che dopo il sisma».

L’INTERVISTA AL SINDACO CARDARELLI E ALL’INGEGNER SCATOLINI – IL VIDEO

spoleto-ponte-delle-torri-13Interventi L’ingegnere mi spiega che «stiamo parlando di un ponte in muratura, che non riceve interventi importanti da circa 150 anni. Essendo, ovviamente, soggetto agli agenti atmosferici, se non ci si organizza per una manutenzione preventiva il ponte rischia di sgretolarsi. Non possiamo prevedere quando, se avverrà domani o reggerà così per altri 100 anni. L’unica cosa che sappiamo è che, se vogliamo tutelare un bene di questo valore, dobbiamo intervenire prima possibile. Verificare le situazioni critiche che si sono venute a creare ultimamente e poi prevedere un intervento globale e sistematico su tutto il ponte, dato che l’ultimo intervento risale al 1997, anche in quel caso dopo il terremoto».

spoleto-ponte-delle-torri-19Prevenzione E’ inquieto Cardarelli mentre ascolta le parole dell’ingegnere. «Sarebbe una perdita inestimabile» esclama scuotendo la testa. Mi faccio, quindi, spiegare come si sta muovendo l’amministrazione comunale. «Da quando ci siamo accorti che il ponte aveva perso nuove pietre abbiamo chiuso il passaggio al pubblico per prudenza. Abbiamo richiesto un intervento del Dicomac – Centro di coordinamento nazionale delle componenti e strutture operative di protezione civile – per verificare quelli che noi pensiamo possano essere danni dovuti all’ultimo sisma e la Regione Umbria ha effettuato un sopralluogo. In attesa degli esiti il ponte rimarrà chiuso perché vogliamo essere certi che i visitatori che lo percorrono non corrano nessun pericolo».

spoleto-ponte-delle-torri-16Il ponte delle Torri è un’imponente costruzione, un ponte acquedotto probabilmente di origine romana, che congiunge il colle Sant’Elia al Monteluco a sud di Spoleto. Di difficile datazione, si ritiene che, nel suo aspetto attuale, sia stato completato alla fine del trecento, probabilmente sui resti di una precedente struttura romana. Attualmente nulla sembra rimasto dell’età romana, i particolari costruttivi rimandano al tardo medioevo, probabilmente a dopo il 1363, periodo in cui il cardinale Albornoz intraprese importanti iniziative edilizie affidate all’architetto Matteo Gattaponi, come la costruzione della Rocca. La canaletta a pelo libero che trasportava l’acqua proveniente dalle sorgenti di Cortaccione e Valcieca attraversava la valle del Tessino passando sulla sommità del ponte, riforniva la Rocca, che necessitava di copiosa dotazione d’acqua, e confluiva nella fontana di piazza Campello, in centro città, da qui si diramava per raggiungere pozzetti e condutture varie.

Santa Maria Assunta

Santa Maria Assunta

Il turismo Il ponte delle torri è il monumento simbolo di una città in cui il turismo è molto sentito, sia da parte dei cittadini locali che dai turisti in arrivo da tutto il mondo. Grazie alle riprese della serie tv di Don Matteo, Spoleto è diventato un luogo da visitare per tutti gli appassionati della serie tv. La nona stagione è stata interamente girata nei luoghi più caratteristici della città, dal Duomo del 21simo secolo, nei pressi del centro storico, nella Rocca albornoziana, Sant’Eufemia e il ponte delle torri, hanno fatto da scenografie alle avventure del prete interpretato da Terence Hil.

 

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