Terremoto: «L’Europa verifica i danni»

Lo ha detto il commissario europeo Christos Stylianides, alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. La Protezione civile ipotizza oltre 23 miliardi di euro

Condividi questo articolo su

Giovedì mattina i rappresentanti delle Regioni del centri Italia colpite dal sisma hanno incontrato il commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides. È stata ribadita la necessità che l’Europa contribuisca a un grande progetto di ricostruzione e rilancio delle aree del Centro Italia, indispensabile per impedire lo spopolamento e l’abbandono.

I danni Dal 24 agosto a oggi, infatti, i danni del terremoto che ha colpito Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo ammontano a più di 23 miliardi. Tramite la Rappresentanza permanente d’Italia, il dipartimento della Protezione Civile ha presentato a Bruxelles il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e dei costi causati dal sisma al fine di attivare il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (Fsue), che ha lo scopo di sostenere gli Stati membri dell’Unione europeo colpiti da catastrofi naturali.

Canale specifico «È molto importante che la riduzione del rischio da catastrofi passi attraverso azioni costanti e diffuse in tutti i territori. Per questo immaginiamo uno specifico canale nell’ambito del Fondo di sviluppo regionale che, in queste azioni, possa supportare le autorità regionali e locali», dice la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.  

Europa vicina Stylianides, che ha anche partecipato ai lavori della sessione ordinaria del Comitato delle Regioni d’Europa nell’ambito del quale si è discusso del ‘piano d’azione concernente l’Accordo di Sendai per la riduzione di rischi da catastrofe’, oggetto di uno specifico parere approvato durante la seduta, ha voluto ribadire la grande vicinanza dell’Europa alle popolazioni colpite dal Terremoto: «Siamo stati sempre vicini all’Italia – afferma – e continueremo a esserlo. Con le autorità regionali abbiamo un eccellente livello di cooperazione e come Commissione condividiamo la necessità di investire risorse per le politiche di prevenzione. Concordo, infatti, con il motto che è meglio prevenire che curare: dunque, dobbiamo investire nelle politiche di prevenzione affiancando le Regioni».

Verifica dei danni Rispetto al contributo dell’Unione europea per ciò che riguarda la ricostruzione, il commissario Stylianides, dopo aver ricordato le risorse concesse subito dopo l’emergenza dal Fondo di solidarietà, ha riferito che la Commissione è al lavoro per la verifica del documento di quantificazione dei danni inviato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile che ipotizza un ammontare complessivo di danni pari ad oltre 23 miliardi di euro e che quanto prima deciderà in merito. A proposito della Protezione civile italiana, il commissario ha avuto parole di particolare apprezzamento per «l’eroico lavoro» svolto nelle aree colpite: «La vostra protezione civile – dice – è una eccellenza per tutta l’Europa».

Motore dell’economia Marini, intervenendo in aula, ha sottolineato che «gli enti regionali e locali rappresentano la frontiera della gestione delle emergenze». «Sono – afferma – il livello istituzionale più operativo per le azioni di messa in sicurezza. Abbiamo un patrimonio ricchissimo  che va custodito anche perché oltre al suo valore storico, architettonico, culturale, costituisce il motore dell’economia di queste aree. Il sisma ha messo in evidenza le fragilità di questo territorio, ma tutto il continente europeo è interessato da fragilità legate, ad esempio, ai rischi di inondazione, incendi boschivi, valanghe o a terremoti, come nel caso soprattutto dell’Italia e della Grecia».

Azioni coordinate «Abbiamo, dunque, bisogno di azioni coordinate – ha concluso – che irrobustiscano ogni sforzo dei Paesi membri nelle iniziative mirate alla riduzione di questi rischi. Abbiamo anche grandi conoscenze e competenze che devono rappresentare un prezioso contributo nelle azioni di messa in sicurezza dei nostri territori».

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli