ThyssenKrupp Ast: «Utili da dividere»

Terni, partita la richiesta ufficiale per l’integrativo da parte dei sindacati: martedì mattina, intanto, le Rsu a confronto con i manager per l’organizzazione interna

Condividi questo articolo su

Dopo le Rsu, adesso anche le segreterie territoriali dei sindacati (la Usb non è stata coinvolta) ‘bussano’ alla porta della ThyssenKrupp Ast: «Le scriventi organizzazioni sindacali territoriali, congiuntamente alla Rsu – scrivono Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl ad azienda e Confindustria – alla luce della chiusura del bilancio amministrativo con un utile di 87 milioni di euro, con la presente richiedono un incontro, dando seguito agli impegni assunti nella riunione del 5 gennaio 2018. Le stesse comunicano, con la presente, l’avvio della procedura per il rinnovo della contrattazione di secondo livello in osservanza a quanto previsto dal C.C.N.L. articolo 4 (Contrattazione aziendale) Sezione Terza-Sistema di regole contrattuali».

TUTTO SU THYSSENKRUPP AST

Massimiliano Burelli

La trattativa La richiesta – formale – di fatto apre una vera e propria nuova vertenza locale: adesso azienda e parti sociali dovranno aprire, sotto la supervisione dell’associazione datoriale, una vera e propria trattativa che, spiega un sindacalista, «partendo da quanto previsto dal contratto di lavoro e dai dati economici resi noti dall’amministratore delegato Massimiliano Burelli al Mise, possa permettere una reale ridistribuzione degli utili aziendali, garantendo ai lavoratori di ricevere quanto spetta loro in virtù dei risultati riconosciuti dalla stessa azienda».

L’incontro di martedì Dalle 9 di martedì mattina, intanto, le nuove Rsu di Ast appena insediate, sono alle prese con un primo incontro con il management aziendale: «Non sarà l’occasione per parlare dei temi da noi proposti – spiega un segretario sindacale territoriale – perché all’ordine del giorno ci saranno temi più strettamente legati alla gestione quotidiana dei reparti e all’organizzazione del lavoro. Ma ci aspettiamo che quanto prima si possa avviare la trattativa di merito sul così detto ‘integrativo aziendale’».

La ‘grana’ Ilserv A viale Brin, però, si prospetta un’altra ‘grana’, stavolta tutta interna alle organizzazioni sindacali, visto che alcuni lavoratori della Harsco-Ilserv vorrebbero vedere rinnovate anche le Rsu di quell’azienda, dal momento che le ultime elezioni risalgono al 2007. Da allora – si fa notare – sono passati dieci anni e non si è più andati al voto. «A prescindere dal lavoro che stanno conducendo gli attuali delegati – osservano i lavoratori – ci sembra opportuno, anche in vista delle sfide che ci attendono, che la rappresentanza sindacale venga rinnovata. Di anni ne sono trascorsi troppi e di cose ne sono cambiate molte. In questo stato di cose la sensazione è che la democrazia sia un po’ ‘sospesa’ e gli stessi sindacati dovrebbero farsene carico».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli