Terni, Rsu della Ilserv: «È ora di rinnovarle»

Un gruppo di lavoratori evidenzia come «le ultime elezioni si siano tenute nel 2007 e da allora ci sono stati tanti cambiamenti»

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Le nuove Rsu della ThyssenKrupp Ast di Terni si sono appena insediate – con tanto di prime rivendicazioni – mentre per quel che riguarda la ‘vicina’ Ilserv, spunta più di un mal di pancia fra chi vorrebbe vedere rinnovate, dopo lungo tempo, le rappresentanze sindacali unitarie dell’azienda che, in attesa che venga definita l’annosa questione ‘recupero scorie’ – la Harsco-Ilserv è in competizione con la finlandese Tapojärvi Oy -, si è vista rinnovare il contratto fino al giugno 2019.

Tanti cambiamenti Le ultime elezioni per il rinnovo delle Rsu di Ilserv risalgono al 2007. Da allora – si fa notare – sono passati dieci anni e non si è più andati al voto. Cosa che sarebbe dovuta avvenire ogni tre anni e mezzo. Ma tant’è. Degli eletti al tempo – Stefano Agabiti (Fiom), Marco Bordini (Uilm), Alberto Millesimi (Fim collegio impiegati), Leonardo Taddei (Fim in quota operai), Fausto Tralascia (Fiom) – ne sono rimasti in carica due su cinque e uno dei ‘reduci’ – Bordini – con il passare degli anni è transitato alla Fismic. Al momento la Rsu è composta da quest’ultimo, da Tralascia e da Roberto Pallotta (Fim) che nel 2016 ha rimpiazzato Taddei, passato ad altra azienda.

L’osservazione «A prescindere dal lavoro che stanno conducendo – osserva un gruppo di lavoratori – ci sembra opportuno, anche in vista delle sfide che ci attendono, che la rappresentanza sindacale venga rinnovata. Di anni ne sono trascorsi troppi e di cose ne sono cambiate molte. In questo stato di cose la sensazione è che la democrazia sia un po’ ‘sospesa’ e gli stessi sindacati dovrebbero farsene carico».

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