Tracciamento in tilt: «Supporto Prociv». Chiesti 4 punti drive per test antigenici

Covid Umbria – Riunione del Cor nella giornata di giovedì: le decisioni per tentare di risolvere i tanti problemi

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«Per far fronte alle criticità e, nel rispetto delle nuove indicazioni nazionali, recuperare quanto prima il tracciamento, la Regione sta attivando in queste ore, in collaborazione con i singoli Comuni e i rispettivi Centri operativi comunali (Coc), Anci Umbria e la consulta regionale del volontariato, un ulteriore supporto tramite propri dipendenti, afferenti al servizio regionale protezione civile, e ulteriori volontari di protezione civile. Ciò consentirà un significativo incremento dell’attività di tracciamento». La nota è della Regione Umbria e fa riferimento al caos attuale per l’impennata di positività per la variante Omicron.

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Il guaio

Al centro dell’attenzione la criticità – in tanti umbri se ne sono accorti tra Usl che non chiamano e perenne attesa per sapere il proprio destino – sul tracciamento: «Presso alcuni Comuni umbri è stato già sperimentato con successo, garantendo le opportune attività formative, di accreditamento e rispetto delle norme sulla privacy e trattamento dei dati personali, il supporto a tali attività da parte del volontariato di protezione civile, peraltro già fortemente impiegato nella distribuzione dei Dpi, nelle attività di assistenza alla popolazione presso i centri vaccinali e drive-in nei Centri operativi comunali (Coc)», spiega la Regione dopo la riune del Cor coordinata dal direttore regionale competente per la protezione civile, Stefano Nodessi Proietti. Presenti anche l’assessore Enrico Melasecche, il commissario all’emergenza Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla sanità Massimo Braganti, il presidente dell’Anci Umbria Michele Toniaccini e rappresentanti della consulta regionale dei volontari di ProCiv, nonché «la maggior parte dei sindaci umbri». Come noto ben 39 primi cittadini avevano attaccato la Regione dopo questa decisione.

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Si punta su nuovi drive-in per test antigenici

Toniaccini, a nome di tutti i sindaci umbri, ha sottolineato «i positivi rapporti e la grande collaborazione con la Regione Umbria, ed in particolar modo con la Protezione civile regionale e con il commissario straordinario, soprattutto in questa particolare fase di emergenza». D’Angelo ha riferito di aver avuto contatti con il colonnello Marchi della Difesa: fatta un’istanza per la realizzazione di quattro drive-in «sul territorio regionale con personale militare per la somministrazione dei test antigenici, ciò al fine di poter ridurre il periodo di quarantena per i soggetti interessati». Infine la giunta a stretto giro adotterà una delibera relativa «ad un accordo con il sistema regionale delle farmacie per disporre la gratuità dei test antigienici per tutti i soggetti in età scolare».

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