Tradita e malmenata: in due alla sbarra

Terni, picchiata dai parenti dell’ex amante del marito: questa la denunia messa nero su bianco da una 46enne ternana

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di F.T.

La sveglia aveva suonato alle 6.40 come ogni mattina. Lei si era alzata e si era accorta che in casa mancava la luce. Per questo era scesa nel seminterrato per riavviare l’interruttore generale e lì, ad attenderla, aveva trovato due uomini che l’avevano presa a bastonate e picchiata con calci e pugni.

Terrore Una storia da incubo, con pesanti conseguenze fisiche e psicologiche, quella accaduta ad una 46enne ternana il 28 maggio del 2012. Una storia che è possibile capire solo spiegando quello che pochi mesi più tardi sarebbe poi accaduto al marito, 40enne di Terni.

Le coltellate La mattina del 4 dicembre 2012, sei mesi dopo quell’inquietante episodio, il marito della donna si trovava in via XX Settembre. Lì un uomo lo aveva aggredito prima verbalmente e poi con due coltellate, fortunatamente non letali. La scena, avvenuta sotto gli occhi dei passanti inorriditi, non era sfuggita ad un poliziotto che si era gettato all’inseguimento dell’aggressore, un 28enne di Roma, poi arrestato dalla Volante e condannato nell’aprile del 2014 a tre anni e quattro mesi di reclusione per lesioni personali aggravate.

Il perché Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’origine di tutto andava ricercata nella relazione extraconiugale che il 40enne ternano aveva intrattenuto per un certo periodo con la cugina dell’aggressore, una donna di Roma. L’incubo era iniziato quando l’uomo aveva deciso di troncare tutto per riavvicinarsi alla moglie. Un fatto che i familiari dell’ex amante non avevano preso affatto bene, dando il là a tutta una serie di minacce, danneggiamenti, con un’escalation che aveva toccato i suoi punti peggiori con l’aggressione ai danni della poveretta, vittima due volte, e quindi del marito, accoltellato.

La denuncia Dopo le bastonate e le botte del maggio 2012, con tanto di traumi al viso, alla testa e alle gambe, la donna era andata in questura a denunciare tutto, ricostruendo quei terribili momenti e indicando nel fratello e nel cugino dell’ex amante del marito i due presunti aggressori. Tre giorni dopo quell’episodio aveva anche ricevuto una telefonata inquietante, in cui un uomo l’aveva salutata con un: «A signò, non mi riconosce? So’ quello che t’ha menato l’altro giorno». Un fatto che aveva finito per complicare la sua salute, già provata dal brutto episodio.

Il processo In seguito alla denuncia, i due presunti aggressori – il fratello e il cugino dell’ex amante del marito, entrambi romani di 40 e 28 anni – sono finiti a processo per lesioni personali aggravate. I due sono difesi fagli avvocati Giorgio Lentini di Roma e Francesco Mattiangeli di Terni. La donna si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Massimo Proietti. Nell’udienza di martedì mattina sono stati ascoltati diversi testimoni citati dalle difese. Al termine, il procedimento è stato aggiornato al prossimo 15 aprile.

Strascichi Un brutto episodio sarebbe avvenuto al termine dell’udienza di martedì mattina. Uscendo dall’aula uno dei due imputati avrebbe minacciato con parole particolarmente pesanti il marito della donna picchiata. Il fatto, riferito da quest’ultimo al legale della stessa, sarebbe avvenuto sotto gli occhi di un carabiniere in servizio. L’accaduto potrebbe portare con sé altri strascichi giudiziari.

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