Traffico di migranti, un arresto a Terni

L’operazione è stata condotta dalla squadra Mobile di Palermo: altri due arresti a Milano e un quarto uomo sarebbe latitante

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Sarebbe stato effettuato all’alba di martedì in un centro di accoglienza di Narni (Terni), uno dei tre arresti frutto di un’operazione della squadra Mobile di Palermo, che ha identificato quelli che vengono considerati gli organizzatori di «almeno cinque viaggi» di clandestini dalla Libia alla Sicilia. L’uomo fermato in Umbria dagli agenti della Mobile palermitana, in collaborazione con i colleghi della questura di Terni, sarebbe un 33enne della Guinea. Interrogato in carcere dal gip Simona Tordelli dietro rogatoria, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli altri due arresti sono stati operati a Milano, mentre un quarto trafficante di esseri umani sarebbe ancora latitante.

I racconti L’operazione, peraltro, non sarebbe conclusa, perché, come ha spiegato Rodolfo Ruperti, dirigente della ‘Mobile’, «è una buona pista investigativa che seguiremo fino in fondo». Dalle intercettazioni e dalle testimonianze sarebbero emersi racconti raccapriccianti: «I tre arrestati prendevano i profughi al confine della Libia. I poveri migranti subivano vessazioni e violenze di ogni genere. A volte erano costretti persino a pagare il cibo e l’acqua, nonostante avessero pagato migliaia di euro per il viaggio in gommone».

Lunga caccia Le indagini, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia e dei sostituti Geri Ferrara, Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, hanno avuto origine  dall’analisi dei numeri memorizzati in un telefonino satellitare rimasto su un gommone. Tra gli arrestati ci sarebbe anche il presunto organizzatore del viaggio che il 9 febbraio terminò tragedia, con il naufragio dell’imbarcazione in viaggio dalla Libia verso Lampedusa e nel quale persero la vita circa 300 migranti.

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