Trasporti, grossi tagli: scatta la protesta

Confermato il pesante taglio al Tpl dell’Umbria, permane lo stato di agitazione del personale dei sindacati. Lunedì incontro con l’azienda

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Non è andato bene l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’assessore regionale ai Trasporti Giuseppe Chianella sui pesanti tagli al trasporto pubblico Locale: l’assessore ha di fatto confermato il taglio (3 milioni circa di euro) relativo al periodo estivo (7 luglio-10 settembre), informando che la Regione sta lavorando per reperire risorse utili ad evitare il taglio invernale, (11 settembre-31 dicembre) relativamente all’anno 2019.

Il taglio invernale

«Il taglio invernale (là dove confermato) porterebbe conseguenze assai pesanti e se nel periodo estivo si ricorrerà alle ferie per gestire l’esubero di personale, in inverno si rischierebbe di avere un impatto sull’occupazione difficile da gestire», scrivono i sindacati. Per non parlare delle conseguenze sui servizi, in periodo di scuola e lavoro, e sul traffico; visto che tutti saranno incentivati a usare l’auto (si parla di 1.5 milioni di chilometri tagliati, in particolare su linee extraurbane). Le riunioni svolte con i comuni non hanno portato elementi di novità, così i sindacati auspicano che «tutti gli enti coinvolti facciano la loro parte per evitare razionalizzazioni pesanti per gli utenti e i lavoratori».

Per il futuro

Sul fronte dei futuri servizi da mettere a gara l’assessore avrebbe mostrato «un cauto ottimismo», vista la possibilità di recuperare risorse grazie all’agenzia dei trasporti regionale che dovrebbe nascere entro l’anno. Ottimismo che i sindacati non condividono: «Anche laddove questo recupero si concretizzasse, mancherebbe comunque una cospicua cifra da mettere a gara. Tale condizione renderebbe di fatto strutturale il taglio ai servizi».

In attesa dei prossimi incontri (lunedì con l’azienda 8 luglio con l’assessore) i sindacati confermano lo stato di agitazione del personale, in attesa di incontrare i prefetti.

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