Trasporti in Umbria, Pd: «Nessun funerale»

Il segretario regionale Giacomo Leonelli: «Chi oggi non vede l’ora di celebrarlo riponga velocemente gli abiti del lutto nell’armadio»

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«Davvero pensiamo che le vicende di Fcu di questi giorni e i relativi disservizi, siano figlie delle criticità di questi mesi? Forse è più opportuno riflettere sul fatto che quell’infrastruttura finora non è stata considerata così prioritaria da nessuno, dalla politica alla comunità regionale». Inizia così una riflessione sui trasporti del segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli.

Giacomo Leonelli

I temi Leonelli, segretario del partito che ha governato da sempre a palazzo Cesaroni, poi aggiunge: «A questo punto, oggi, prima di celebrare il funerale della rete ferroviaria regionale, non è più utile attendere se con l’accordo tra Regione, Governo e Rfi, che porterà decine di milioni di investimenti sulla rete, si riuscirà, da qui a al medio periodo, a realizzare quell’infrastruttura su ferro capace di collegare Perugia e Terni in tempi consoni, percorrendo verticalmente la nostra regione, e renderla davvero un’opzione utile per migliaia di umbri? E il mancato collegamento all’alta velocità dell’Umbria è figlio di un errore di questi giorni o forse di un approccio ultratrentennale che ha visto la classe politica tutta, maggioranze e opposizioni, insieme alla classe dirigente regionale, mai troppo solerti nel ritenere l’infrastruttura ferroviaria una priorità per lo sviluppo dell’Umbria? Ora per la prima volta, grazie ad un lavoro paziente della Regione una nuova prospettiva sembra a portata di mano. Attendiamo gli sviluppi nelle prossime settimane».

L’aeroporto Secondo Giacomo Leonelli «al di là di alcuni disagi di quest’estate, l’aeroporto ha avuto il merito in questi anni di azzerare le perdite di bilancio e di crescere progressivamente come volume passeggeri, mentre tanti altri aeroporti del centro Italia sono stati chiusi o sono indebitati fino al collo, ma che se non dovesse centrare i collegamenti promessi nelle prossime settimane su hub europei e grandi scali nazionali rischierebbe comunque di compromettere il lavoro di questi anni».

«Nessun funerale» La sensazione del segretario del Pd dell’Umbria, in sintesi, è che «per la prima volta l’Umbria abbia deciso di non considerare più secondaria la partita delle infrastrutture. Certo, probabilmente tardi: se l’avesse fatto 30 o 40 anni fa, oggi sarebbe stato tutto più semplice. Vedremo se la partita sarà vinta o meno, vedremo se quei tanti nodi accumulati da decenni saranno districati o meno, fermo restando che ove ciò non accadesse ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità. Di certo l’auspicio, non solo del Pd ma credo di tutta la comunità regionale, dev’essere quello che chi oggi non vede l’ora di celebrare un funerale riponga velocemente gli abiti del lutto nell’armadio».

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