Trestina, Color Glass: diffida della Regione

Sospesa l’autorizzazione alle emissioni dello stabilimento dopo le anomalie segnalate dall’Arpa. L’azienda dovrà tornare a rispettare le prescrizioni

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Arrivano i primi provvedimenti in merito alla situazione della Color Glass di Trestina, dove i risultati delle analisi dell’Arpa hanno evidenziato emissioni anomale provenienti dall’azienda.

PARLA MICHELA PAGANELLI, LEGALE COLOR GLASS: «COLLABORIAMO»

La decisione Il servizio autorizzazioni ambientali della Regione, giovedì, a seguito degli accertamenti svolti dall’Agenzia ambientale, ha adottato un provvedimento di diffida e contestuale sospensione dell’autorizzazione alle emissioni per lo stabilimento di Città di castello. Il provvedimento sarà esecutivo fino al ripristino di tutte le condizioni e prescrizioni contenute nelle vigenti autorizzazioni.

EMISSIONI ANOMALE

Le parti Nei giorni scorsi, anche attraverso le parole dell’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini, in merito alla situazione ambientale legata allo stabilimento, la Regione si era impegnata a monitorare il problema e a garantire ai cittadini interessati una informazione trasparente, puntuale e tempestiva. L’azienda, da parte sua, aveva assicurato tramite il proprio legale la massima collaborazione nell’adempiere alle prescrizioni.

Color Glass SpA ribadisce la propria intenzione «di portare avanti, conformemente al crono programma condiviso con le autorità competenti e nell’intento di coltivare un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati per porre fine ad ogni dubbio o questione in punto di assenza di pericoli o danni per la salute pubblica, la elaborazione di un piano di interventi sull’impianto di Trestina, propedeutici al definitivo superamento di eventuali criticità ed al riavvio dell’impianto stesso», si legge in una nota dell’avvocato Michela Paganelli.

L’azienda intende precisare altresì di aver «fornito a tutti gli enti chiamati ad esprimere i rispettivi pareri, nei termini e secondo le modalità concordate, i dati fino ad oggi acquisiti nell’ambito di tutte le attività di studio ed approfondimento ricomprese nel percorso procedimentale ed in ottemperanza alle determinazioni concertate in sede di Conferenza di servizi». L’azienda ritiene che «il confronto e la cooperazione scientifica sia l’unica efficace rete di contenimento di sterili e disinformati allarmismi, la cui diffusione, il più delle volte, non corrisponde affatto agli interessi strumentalmente invocati, bensì a scopi ben diversi, decisamente meno nobili. Un atteggiamento, quest’ultimo, che confligge ictu oculi con la necessità di non ingenerare inutili allarmismi nella popolazione e che si appalesa parimenti abnorme e sproporzionato rispetto sia alla vicenda oggetto di contestazione, sia alle conclusioni cui un serio e trasparente confronto potrà pervenire all’esito dell’avviato procedimento autorizzatorio».

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