Truffatori post sisma, siamo a 9 denunciati

Falso ideologico e truffa: avevano ricevuto 20mila euro per autonoma sistemazione ma in realtà abitavano stabilmente fuori dal cratere, dove tornavano solo per le vacanze

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Probabilmente una delle truffe più ignobili perché concepite nell’ambito di una tragedia come il terremoto: dichiarare di risiedere abitualmente, stabilmente e in maniera continuativa in alcuni dei centri maggiormente colpiti (Norcia, Castelluccio e Sellano) per poter accedere al contributo mensile di autonomia sistemazione, che spetterebbe solo a coloro che abbiano perso la casa in cui abitano e, non avendone un’altra, si siano trovati costretti a provvedere in proprio, sostenendo dei costi.

TUTTO SUL TERREMOTO – ARCHIVIO UMBRIAON

Tre a luglio, 6 adesso La Guardia di Finanza ne aveva già beccati 3 lo scorso luglio, ora ce ne sono altri 6: si tratta di persone che, pur mantenendo formalmente la residenza nelle zone colpite, avendo lì una casa di proprietà, in realtà vi trascorrevano solo qualche giorno di villeggiatura periodicamente, vivendo stabilmente in altre località. Nulla di male, lo fanno in tanti. E anche loro meritano di essere risarciti per i danni alla proprietà, ma non per l’autonoma sistemazione, visto che una casa dove ripararsi in realtà ce l’hanno. Quindi hanno dichiarato il falso, per accaparrarsi soldi che a loro non spettavano: parliamo di circa 20mila euro.

LE TRE DENUNCE IN ESTATE

Le testimonianze dei vicini Per questo motivo, sono finiti nel mirino dei Finanzieri della Compagnia di Spoleto che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, attraverso le testimonianze dei vicini di casa e mirati riscontri (ad esempio, i consumi delle utenze), hanno potuto accertare come i denunciati non fossero effettivamente residenti in maniera continuativa nelle zone colpite dal sisma ma, di fatto, dimorassero stabilmente in altre zone.

Falso ideologico e truffa I reati ipotizzati sono falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Anche in questo caso, è stato chiesto all’Autorità Giudiziaria il sequestro della somma indebitamente percepita. Le persone denunciate saranno segnalate anche alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti di Perugia per il danno erariale causato al Comune per le somme percepite in modo fraudolento.

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