Farmaci per aziende sanitarie, ‘taglio’ spesa

L’assessore Barberini: «Per l’acquisto ci sarà un risparmio di 2,4 milioni grazie alla gara aggiudicata da Umbria Salute Cras. Si possono prendere a costi molto ridotti»

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Un risparmio di 2,4 milioni di euro per l’acquisto di alcuni farmaci destinati alle aziende sanitarie regionali. Lo annuncia l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, grazie «alla gara aggiudicata da Umbria Salute Cras (Centrale regionale acquisti sanità) per la fornitura di prodotti farmaceutici a brevetto scaduto, immessi nel mercato come generici e quindi acquistabili a costi molto ridotti».

La procedura

Luca Barberini

Barberini spiega che l’operazione «è stata possibile grazie a una procedura bandita in forma accelerata, svoltasi con successo in poco più di due mesi, che ha permesso di intercettare un’opportunità importante a vantaggio della sanità pubblica. In pratica, nel corso della gara per l’approvvigionamento dei farmaci destinati alle aziende sanitarie regionali, è emerso che alcuni prodotti farmaceutici molto costosi, erano giunti a scadenza del brevetto e che, conseguentemente, erano stati immessi in commercio i relativi farmaci generici, assolutamente equivalenti, a prezzi fortemente ridotti, proprio per l’assenza dei marchi originari. Da qui la decisione assunta da Umbria Salute Cras, società in house delle aziende sanitarie regionali, d’intesa con l’assessorato regionale alla salute e le stesse aziende, di attivare con la massima urgenza una procedura di gara, parallela a quella generale, per conseguire rapidamente le migliori condizioni economiche di mercato per l’acquisto di quei farmaci senza più brevetto».

Standard qualità

Infine l’assessore sottolinea che «i farmaci generici in questione hanno gli stessi principi attivi e gli stessi benefici di cura di quelli originali, consentono di mantenere gli stessi standard di qualità e sicurezza delle terapie, ma a costo notevolmente inferiore. Questo risultato, oltre a rappresentare un esempio di efficientamento e razionalizzazione della spesa pubblica, permette anche di recuperare il gap rispetto al sottoutilizzo dei farmaci cosiddetti generici. Le ingenti risorse risparmiate, grazie a questa operazione, verranno chiaramente riutilizzate all’interno del sistema sanitario regionale per farmaci innovativi ad alto costo».

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