Umbria: «Nasceranno tre nuove scuole»

L’assessore Antonio Bartolini illustra anche altre iniziative, per un totale di spesa di 4,8 milioni. I tre nuovi poli scolastici innovativi sorgeranno a Guardea, Spoleto e Città di Castello

Condividi questo articolo su

«Vogliamo andare verso un sistema veramente integrato dei servizi di educazione e istruzione per le bambine e i bambini, dalla nascita sino a sei anni e per questo stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione utilizzando sia i fondi nazionali che quelli del bilancio regionale». L’assessore regionale all’istruzione, Antonio Bartolini, annuncia così i provvedimenti adottati dalla giunta regionale, su sua proposta, per il sostegno ai Comuni umbri nell’azione di mantenimento e di rafforzamento dei servizi socio-educativi.

Tre nuove scuole «Abbiamo ripartito circa 4 milioni ed 800mila euro tra i 92 comuni dell’Umbria e contemporaneamente abbiamo anche definito la graduatoria, tra le 11 domande pervenute, per la costruzione di nuovi edifici per poli per l’infanzia innovativi (0-6 anni), indicando al Ministero i tre progetti che potranno accedere ai fondi messi a disposizione dall’Inail. Le proposte selezionate sono quelle pervenute da Guardea (475.000 euro), Spoleto (900.000 euro) e Città di Castello (2.600.000 euro)»

I principi La conferenza unificata, ha ricordato Bartolini. «ha sancito l’Intesa sul Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione per le bambine e i bambini dalla nascita sino a sei anni’, deliberato dal Consiglio dei Ministri e sullo schema di decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca sul Fondo nazionale per il Sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione. Questo Piano rappresenta una delle principali novità della Buona Scuola, che per la prima volta ha previsto la nascita di un sistema integrato di istruzione 0-6 anni che coinvolge 51.477 bambine e bambini con 8.790 posti riservati agli asili nido».

I fondi Alla Regione Umbria il governi ha assegnato un fondo pari ad 3.814.237 euro da ripartire tra i Comuni. Il riparto ha assegnato il 60 per cento del fondo (2.288.542,20) ai Comuni in proporzione alla popolazione 0-6 quale quota parte delle spese di gestione dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, in considerazione dei loro costi e della loro qualificazione e per interventi di nuove costruzioni, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione funzionale ed estetica, messa in sicurezza meccanica e in caso d’incendio, risparmio energetico e fruibilità di stabili, di proprietà delle Amministrazioni pubbliche; il 35% del Fondo (1.334.982,95), ai Comuni in proporzione ai posti offerti dai Servizi educativi 0-3, con l’obiettivo di potenziare i servizi offerti alle famiglie e l’abbassamento dei costi sostenuti dalle famiglie stesse attraverso l’ampliamento del numero di posti in convenzione con i Comuni delle strutture private, ed infine ha assegnato a Anni Umbria la somma di 190.711,85 euro, pari al 5 per cento del fondo, da destinare alla formazione del personale educativo e docente. Entro il 20 gennaio 2018 i Comuni dovranno comunicare alla Regione gli interventi che intendono attuare. La Regione ha anche provveduto al riparto degli oltre 900.000 euro previsti dal bilancio regionale per il sostegno alla gestione ai Comuni per gli asili nido a titolarità pubblica e per gli asili privati convenzionati con i Comuni stessi. Tutti i servizi, sia pubblici che privati, dovranno essere in possesso di autorizzazione al funzionamento, anche temporanea. Il contributo riconosciuto ai comuni per i nidi privati convenzionati sarà erogato sulla base del numero delle bambine e dei bambini iscritti e ammessi alla frequenza al 15/12/2016 fino al massimo del numero di posti convenzionati col Comune. Vengono assegnati inoltre 1.574 euro per bambino disabile inserito nel servizio socio educativo. 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli