Umbria, la Cina sempre più vicina

Presentato il bilancio della missione da parte della delegazione umbra. Firmati accordi con diverse province del gigante asiatico

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di M.Lilla

La lunga via della seta per secoli ha rappresentato un rotta fondamentale per il commercio europeo e proprio su quelle radici l’Umbria riprende in mano la sua anima commerciale, puntando ad una delle regione, quella di Chongqing, tra le più in ascesa della grande repubblica popolare di Cina.

Primi passi
La missione umbra dello scorso novembre ha portato a casa risultati considerevoli grazie ad un assidua collaborazione con il consolato italiano di Chongqing che ha portato alla formalizzazione dei pre-accordi sottoscritti, alla predisposizione dei progetti “Umbria Jazz Shanghai” e “China Day 2016”, oltre che alla prosecuzione degli interscambi commerciali e di attrazione di investimenti in vari settori, attuazione degli accordi siglati a livello universitario, con il rafforzamento del progetto “Umbria Academy”, e consolidamento delle azioni avviate in materia di protezione ambientale, sicurezza alimentare e promozione turistica. Un primo passo quindi verso una concretizzazione dei progetti che vedono impegnata la delegazione umbra su tre zone differenti della Cina. Chongqing, Chengdu e Shanghai; accrodi che verranno ampliati nel maggio del 2016, come specificato dal vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, grazie ad una nuova missione.

Regione in ascesa Presente alla conferenza stampa anche il console Console Italiano a Chongqing e nel sud-ovest Cina, Sergio Maffettone, che ha voluto sottolineare come l’Umbria sia stata la prima e la più interessata a questa zona della Cina, lo Chongqing, una delle quattro ‘zone franche’ cinesi, una provincia che ruota intorno alla grande megalopoli unica regione cinese che nel 2015 ha segnato un +11% del pil in confronto ad una crisi di crescita del gigante asiatico. «L’obiettivo è riuscire a trovare quelle eccellenze – ha evidenziato il Console – nei settori in cui si è capaci di vincere la concorrenza mondiale, Il successo ottenuto dal sistema Umbria – ha concluso il console – è dato in primo luogo dalla concretezza delle proposte presentate che hanno consentito la stipula di accordi e pre accordi istituzionali, turistici, accademici e imprenditoriali, In secondo luogo dalla chiarezza che ha permesso di far emergere segmenti di eccellenza complementari al tessuto industriale cinese, in particolare per quanto riguarda i settori agroalimentare, del commercio, delle ambiente hanno ottime prospettive».

Console Generale Sergio Maffettone

Il console generale, Sergio Maffettone

EuroBrand Novità assoluta anche la grande attenzione portata dalla delegazione umbra verso il grande centro commerciale in costruzione a Chongqing, EuroBrand, più di 70mila metri quadri dedicati completamente ad aziende europee. La delegazione regionale sta cercando di portare a termine un ingresso sistemico all’interno degli spazi, di aziende unite dalla provenienza territoriale. Intanto sono 5 le aziende umbre nel campo dell’agroalimentare che hanno già chiuso un contratto con EuroBrand che ha già aperto in anteprima ma che inaugurerà la prossima primavera.

Umbria Jazz Illustrando i risultati ottenuti, Fabio Paparelli ha poi parlato del più popolare marchio dell’umbri: «Siamo a buon punto, ora vanno definiti gli ultimi dettagli per la possibile realizzazione di Umbria Jazz in Cina, a Shanghai. Il 30 aprile, 1 e 2 maggio 2016 Umbria Jazz organizzerà performance nell’ambito del JZ Festival di primavera, uno dei tradizionali eventi jazz di Shanghai”. Dal 6 all’8 maggio si terrà inoltre una edizione di Umbria Jazz nei più importanti e conosciuti Jazz Club di Shanghai. Le giornate saranno anche l’occasione per definire un evento di presentazione dell’Umbria e delle sue eccellenze. Nelle prossime settimane verrà verificata la possibilità di concerti-spot di Umbria Jazz, con il contributo dell’Ambasciata d’Italia, dei Consolati e di sponsor privati, nelle città di Pechino, Chongqing e Canton.

Promozione Turistica Un lavoro che si allunga nel tempo e che vuole essere quanto mai sistemico, continuativo e coordinato, così come evidenziato da Mauro Agostini di Svilumbria, che però non riguarda solo una sorta di tracciamento per una nuova internazionalizzazione delle imprese umbre ma che vuole anche promuovere sempre più l’Umbria al turismo cinese. Diversi gli aspetti su cui si vuole puntare compresa una campagna social che verrà lanciata su WeChat l’unico social network diffuso tra la popolazione cinese. In questo ambito sono stati invitati in Umbria nel 2016 i responsabili del turismo di Chongqing, del Sichuan e il Governatore di Changning (Shanghai). Centrale anche lo scambio culturale tra istituzioni umbre e quelle cinese, da tempo è in atto una sinergia tra la Cina e le università perugine ora gli scambi si ampliano anche oltre i corsi di lingua con programmi sulla sicurezza alimentare e ambientale grazie alla sinergia tra Regione, università e Arpa.

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