Umbria, scout Agesci in arrivo da tutta Italia

Dal 15 luglio al 9 settembre, ogni sabato arriveranno 10 Clan – oltre 1350 scout in tutto – e si incammineranno lungo i 5 percorsi all’interno delle zone colpite dal terremoto

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‘Tra terra e cielo’, si chiama così l’iniziativa promossa dal consiglio regionale di Agesci Umbria ideata per «lasciare un segno sui luoghi del terremoto».

Cinque percorsi Dal 15 luglio al 9 settembre, ogni sabato arriveranno 10 Clan Agesci e si incammineranno lungo i cinque percorsi all’interno delle zone colpite dal terremoto del 2016. Da Spoleto a Cerreto di Spoleto, attraverso Scheggino, Vallo di Nera e Meggiano; da Monteleone a Spoleto, via Poggiodomo, Gavelli e Vallo; da Norcia a Preci; da Cascia a Norcia; da Monteleone a Cascia. Ciascuno dei cinque percorsi può essere fatto anche in senso inverso.

Crescere nella solidarietà Faranno animazione territoriale con anziani e bambini, pulizia del verde e lavori di manutenzione. Un modo per essere vicini alle popolazioni, ma soprattutto un modo per far crescere i giovani scout cattolici nei valori di solidarietà e rispetto della natura, sporcarsi le mani con attività concrete che possano lasciare un segno sui luoghi del sisma.

LE PAROLE DI GIULIETTI – INTERVISTA VIDEO

Come 20 anni fa Saranno coinvolti oltre 1350 scout, provenienti da 90 gruppi di tutta Italia. Superata la fase iniziale d’emergenza ed assistenza, dove non è mai venuto meno il contatto diretto tra l’associazione, le popolazioni e i luoghi colpiti dal terremoto, l’Agesci Umbria ha messo a punto il progetto, che è ideale prosecuzione dell’analoga iniziativa che, 20 anni fa, portò centinaia di scout fra Umbria e Marche dopo il sisma del 1997. In Umbria l’associazione Agesci (guide e scout cattolici italiani) è presente con 26 gruppi, divisi in 3 zone, per un totale di oltre 2.500 iscritti.

Il vescovo vestito da scout Presenti alla conferenza stampa la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, i presidenti nazionali Agesci Barbara Battilana e Matteo Spanò, il vescovo ausiliare della diocesi di Perugia – Città della Pieve, Paolo Giulietti (anch’egli con divisa da scout), Agnese Benedetti (sindaco di Vallo di Nera e assessore al Comune di Cascia) e i responsabili regionali Francesca Papalini e Marco Moschini.

«Un mondo migliore» Marco Moschini ha spiegato che «lo scout si educa alla logica del servizio, dell’azione che deve rispondere subito ad un bisogno e deve lasciare un segno, una testimonianza, una traccia, capace di lasciare il mondo migliore di come è stato trovato. Abbiamo visto la distruzione delle nostre terre della Valnerina, le attività economiche e turistiche bloccate e la paura di molti italiani di frequentare ancora le nostre terre e per questo abbiamo chiamato gli scout di tutta Italia a fare qui le loro attività educative estive. Non era il momento di scappare dall’Umbria, ma il momento di restarci e percorrere queste strade ferite».

«Scambio prezioso» Per il vescovo Giulietti «le route di Agesci sono un’esperienza educativa, per far crescere i giovani secondo questa modalità di affrontare la vita. Sono un punto di contatto con l’esperienza benedettina, incontreranno monaci di Cascia, Norcia e le comunità cristiane del posto. Sarà uno scambio: i ragazzi riceveranno un insegnamento prezioso e arricchiranno quelle terre con il loro servizio».

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