Umbria: «Tutto fermo per sciopero il ‘legno’»

Esultano i sindacati Fillea, Filca e Feneal: «Pochissimi lavoratori in azienda e tanti in presidio davanti alle aziende del settore»

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sciopero-legno1«Pochissimi lavoratori in azienda e tanti in presidio davanti alle principali aziende del settore in Umbria. Lo sciopero nazionale del settore legno, mobile, arredo, proclamato unitariamente da FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil con lo slogan “I diritti non si segano”, ha fatto registrare adesioni molto alte, dove si sono anche svolti quattro presìdi davanti ad importanti realtà produttive del settore: la Margaritelli di Torgiano, la Isa di Bastia Umbra, la Knoll di Foligno e la Paolini Group di Terni».

sciopero-legno3Le richieste A dirlo sono Fillea, Filca e Feneal dell’Umbria, che spiegano che l’obiettivo «è quello di riportare FederLegno e le sue imprese associate al tavolo del rinnovo contrattuale su posizioni diverse, mettendo da parte stravolgimenti su orari e mercato del lavoro e richieste inaccettabili sulla flessibilità, e arrivando ad una proposta salariale capace di difendere la dignità dei lavoratori e in linea con gli altri contratti nazionali rinnovati nella categoria (laterizi 70 euro, cemento 90 euro, lapidei 103 euro)».

sciopero-legno4I numeri Ecco alcuni dati sulle adesioni allo sciopero in Umbria: «Alla Isa di Bastia Umbra adesioni al 90% e produzione ferma; alla Margaritelli di Torgiano adesioni al 95% e produzione ferma; alla Knoll di Foligno adesioni al 90%, al lavoro solo gli interinali; alla Scacf Spa di San Giustino adesioni al 100% e produzione ferma; alla Paolini Group di Terni adesioni al 90% e produzione ferma»».

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