
Una missione tra i ghiacchi e temperature tutt’altro che gradevoli al Polo Sud. A vivere la particolare esperienza – si tratta dell’unica scienziata italiana presente in gruppo – è una giovane astrofisica perugina, Sofia Fatigoni, al suo terzo ‘lavoro’ all’estremo punto meridionale dell’asse terrestre. È lei, come pubblicato dalla presidente Donatella Tesei, ad aver inviato uno scatto durante l’attività: sta progettando e sviluppando il telescopio del Bicep Array, utile a misurare la polarizzazione della radiazione cosmica di fondo. In sostanza «scoprire cosa è successo subito dopo il Big Bang. L’impegno e la dedizione di Sofia, l’umbra più a sud del mondo, rappresentano senza dubbio un grande orgoglio per tutta la nostra comunità regionale».