Unione dei Comuni, Barbarito: «Inutile»

Il capogruppo di centrodestra per Giano: «L’unione non ha ragion d’essere»

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«I Comuni di Giano dell’Umbria, Castel Ritaldi, Bevagna e Campello sul Clitunno non possono pensare di creare un ennesimo servizio zoppo all’interno dell’Unione dei comuni, associando solo queste funzioni solo tra loro, senza una discussione seria e approfondita tra tutti gli otto Comuni». È quanto dichiara Jacopo Barbarito, capogruppo di centrodestra per Giano.

Inutile e dannoso «Se accorpare il settore urbanistica – continua Barbarito – e lavori pubblici serve solo a colmare le lacune di qualche Comune e non a rispondere allo spirito costitutivo dell’unione, ossia un miglioramento dei servizi con un’ottimizzazione delle risorse e una conseguente diminuzione dei costi per i cittadini, è inutile e dannoso procedere».

L’unione ha senso, secondo Barbarito, solo «se tutti i Comuni condividono alcuni progetti e ognuno fa la sua parte: negli ultimi anni, invece, abbiamo assistito al fallimento della creazione del corpo unico di polizia locale, alla rinuncia ad una possibile gestione unificata dei tributi comunali, allo ‘spezzatino’ sulla centrale unica di committenza. L’unione non può essere un bus dal quale si sale e si scende a piacimento o, peggio ancora, un bancomat a beneficio ogni volta del Comune più forte su un certo fronte. L’unione o serve o – conclude il capogruppo di centrodestra per Giano – non ha ragion d’essere e, pertanto, è inutile tenere in piedi un carrozzone pubblico che non è in grado di armonizzare funzioni, risorse ed esigenze di soli otto Comuni».

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