Università, bus notte: «A Terni da ottobre»

Mobilità notturna per studenti, l’assessore conferma che il servizio si svilupperà dal prossimo anno accademico. Su ‘GIMo’ a Perugia: «Giudizio positivo»

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Un question time per fare il punto della situazione su ‘GIMo’ e confermare l’impegno su Terni. L’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella ha risposto martedì mattina alle interrogazioni presentate dai consiglieri Carla Casciari e Giacomo Leonelli (PD) sulla mobilità notturna a Perugia: «Diamo un giudizio positivo, ma tutto ciò deve rientrare nell’ambito del piano urbano del traffico, visto che si tratta di trasporto pubblico locale, ancorché dedicato ad una categoria speciale come quella degli studenti», il primo bilancio di Chianella. Che annuncia: «A Terni il via da ottobre».

PERUGIA, ‘GIMO’: LA PARTENZA

Giuseppe Chianella

L’interrogazione Casciari e Leonelli aveva chiesto alla giunta lumi sul futuro dopo il termine della fase di sperimentazione e le intenzioni per l’anno accademico in partenza tra settembre e ottobre: «Questa esperienza – hanno sottolineato – non dovrebbe andar persa, ma anzi riproposta  per il miglioramento dei servizi a favore di studenti, cittadini, famiglie e turisti, in modo da incentivare l’attrattività di Perugia anche come polo universitario e come meta turistica». La Casciari ha specificato che «dai dati di Busitalia emerge che gli utenti complessivi, dopo sei settimane, sono stati ben 1874, con una media di 312 viaggiatori e di 156 biglietti acquistati in ognuna delle 12 serate. Prevedibile un incremento maggiore con l’approssimarsi della stagione estiva. Il costo della sperimentazione è stato sostenuto per intero con il bilancio regionale senza che il Comune di Perugia intervenisse con propri finanziamenti».

Numeri e bilanci Chianella ha replicato elencando una serie di numeri: «A fronte di otto fine settimana si sono registrate 2703 presenze, con una media, nel fine settimana, di 338 utenze che vanno ovviamente suddivise per le 9 corse nelle due serate (36 corse). Tecnicamente, dunque, parliamo di una presenza di circa 10 passeggeri ogni corsa. Rispetto al trend, nell’ultimo fine settimana è stato registrato un numero maggiore (441 utenti), a fine sperimentazione (30 giugno 2017) dovremo arrivare a quasi 4 mila presenze. Questo servizio sperimentale è costato, sulla città di Perugia, 40 mila euro».

Il futuro e Terni L’assessore regionale ha quindi chiarito che «subito dopo la fine della sperimentazione verificheremo attentamente i numeri e nei tre mesi di tempo, prima della riapertura dei corsi universitari, per poter effettuare una attenta valutazione del servizio. Su Terni invece, il servizio si svilupperà dal prossimo mese di ottobre. Sul servizio diamo comunque un giudizio positivo, ma tutto ciò deve rientrare nell’ambito del piano urbano del traffico, visto che si tratta di trasporto pubblico locale, ancorché dedicato ad una categoria speciale come quella degli studenti». Leonelli ha invece sottolineato che «i numeri raggiunti sono dignitosi. L’idea è poi nata per rafforzare l’idea di una città universitaria, per un servizio rivolto agli studenti, ma non solo. Si rende comunque necessario un confronto con il Comune di Perugia che dovrà tenere conto delle esigenze poste soprattutto dall’Agenzia per il diritto allo studio nell’elaborazione delle politiche per il traffico locale».

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