Università, notte-bus: Perugia sì, Terni forse

Nel capoluogo la prima corsa è fissata per il 7 aprile. Due mesi di sperimentazione grazie ai fondi della Regione, mentre «il comune resta in panchina»

Condividi questo articolo su

Ci sono voluti dieci anni, ma alla fine ce l’hanno fatta. Dal 7 aprile partirà il primo esperimento di trasporto notturno per studenti che Perugia, nonostante la sua vocazione universitaria, abbia mai conosciuto.

Le navette Due mesi di sperimentazione, fino a fine giugno, per corse notturne circolari che, dalle dieci alle due di notte, effettueranno il giro da piazza Fortebraccio passando per Rimbocchi, Elce, Santa Lucia, Madonna Alta, Stazione e, di nuovo, Porta Pesa e piazza Fortebraccio. Il percorso toccherà tutte le zone della città in cui risiedono maggiormente gli studenti e in cui si trovano i collegi universitari per poi approdare nel centro storico. Il via libera è dunque arrivato martedì pomeriggio dopo un incontro a cui hanno partecipato i rappresentanti degli universitari, Dario Sattarina e Martina Domina, presidenti della commissione e del consiglio degli studenti,  il commissario Adisu Luca Ferrucci, il delegato del Rettore ai servizi studenteschi, Federico Rossi, e l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella.

Dario Sattarinia (commissione Studenti Adisu), Martina Domina (Presidente del Consiglio Studenti)

Martina Domina E Dario Sattarinia

Consiglio degli studenti «Finalmente ce l’abbiamo fatta – afferma soddisfatta Martina Domina – negli ultimi due anni abbiamo intensificato tanto gli sforzi per ottenere questo grande risultato e ora siamo felici». Ad appoggiare principalmente il nuovo servizio è stata però la Regione che, grazie all’intervento dei consiglieri Leonelli e Casciari, ha trovato il modo di reperire i fondi e garantire questi due primi mesi di sperimentazione che, secondo gli studenti, saranno di certo replicati.

Terni  Mentre Perugia avrà le sue navette notturne Terni, invece, dovrà aspettare ancora almeno fino a settembre per il servizio di trasporto che collega il polo di ingegneria con la mensa delle acciaierie convenzionata.  Un servizio sicuro, garantiscono i rappresentanti degli studenti, ma che si è scelto di far partire dopo l’estate perché va di pari passo con le lezioni. «Per il trasporto notturno, a Terni, ancora non è stato richiesto ma – assicura la Domina – ovviamente possiamo iniziare a parlarne e capire le disponibilità. Intanto il traguardo di inserire nei fondi messi a disposizione dalla Regione delle navette per gli studenti che fanno la spola da Ingegneria alla mensa l’abbiamo raggiunto, siamo pronti ad allargare le richieste qualora ce ne fosse l’opportunità».

Bocciatura Intanto mercoledì, nel giorno in cui il comune inaugura la navetta che garantisce il servizio mensa per gli studenti del polo di Monteluce, con un collegamento diretto con la mensa Adisu di via XIV settembre, gli universitari portano a casa una grande vittoria il cui merito, però, non va di certo all’amministrazione che, nei mesi scorsi, ha bocciato la proposta motivandola con un’irrealizzabilità pratica ed economica. E dall’opposizione non mancano di sottolinearlo. Lo fa prima di tutto il consigliere Pd Tommaso Bori che ricorda come la proposta sia stata respinta un anno fa in commissione urbanistica e  trasporti con 7 voti di astensione e 1 contrario di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, 5 voti a favore di PD e del M5S.

Comune in panchina «Un’occasione persa per il comune di Perugia e l’amministrazione di centro-destra che non è stata al fianco dei giovani e degli studenti in questa battaglia – dichiara Bori – che ha scelto di non credere nel progetto, prima bocciandolo in Commissione, poi non investendovi né politicamente né, tanto meno, economicamente. Infatti, il costo del servizio di mobilità notturna che verrà realizzato nella città di Perugia sarà interamente sostenuto dalla Regione Umbria, in quanto la giunta Romizi non ha ritenuto utile neppure co-finanziarlo». Il Comune è rimasto in panchina, secondo Bori che ricorda come «una città universitaria è tale grazie agli studenti, e gli studenti hanno bisogno di servizi per vivere e far vivere una città come la nostra. Da parte di chi amministra servono fatti, non solo tagli di nastri e propaganda».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli