Vaccini, la protesta dei fragili: «Che fine ha fatto la categoria 4?»

Ancora nessuna prenotazione possibile per questi pazienti, per il piano nazionale vengono prima degli over 50

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di F.L.

Nel piano nazionale vaccinale anti-Covid, recepito anche dalla Regione Umbria, sono indicate come ‘categoria 4’, nel concreto sono quelle persone ‘fragili’ con comorbidità (cioè che presentano più malattie) di età inferiore a 60 anni, senza però quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili. Nell’ordine di prenotazione del vaccino, stando allo stesso piano, dovrebbero venire subito dopo gli over 60, eppure in Umbria alla giornata di giovedì – con le pre-adesioni già aperte dalla mezzanotte per gli over 50 – per questi pazienti non c’è ancora alcuna notizia in merito alla possibilità anche per loro di prenotarsi. Inevitabile la protesta.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

«Scomparsi dai radar»

A segnalare la vicenda è una cittadina di Amelia, in attesa come molti altri nelle sue condizioni della prima dose. «Il 14 maggio – spiega – la Regione aveva annunciato che, subito dopo le prenotazioni per i cittadini di età compresa tra i 60 e 69 anni, progressivamente sarebbe stato possibile prenotarsi anche per noi soggetti fragili della categoria 4. Così prevede il piano nazionale (che infatti indica come categoria 5 il resto della popolazione sotto i 60 anni, ndr). Siamo in tanti ad essere contrariati, perché non abbiamo ancora indicazioni. Anche nel cronoprogramma fornito successivamente dalla Regione, nel quale si dice che entro maggio saranno prenotabili tutte le fasce, siamo scomparsi. È una situazione allucinante».

«Prenotazioni aperte in tutte le altre Regioni»

La donna spiega di aver chiamato il numero verde dedicato alle vaccinazioni, ma che gli operatori «non hanno saputo dare informazioni», lo stesso vale anche per il suo medico di medicina generale. «Eppure – continua la donna – mi ha spiegato di aver inviato già da tempo i codici di esenzione per patologie anche dei pazienti fragili, contestualmente a quelli degli estremamente fragili. Siamo comunque persone che hanno invalidità importanti, non siamo meno a rischio di altri e se il ministero della sanità ci ha indicato come categoria prioritaria rispetto ad altre perché in Umbria, a differenza di altre Regioni, non si rispettano queste indicazioni?». Un interrogativo che, in queste ore, si pongono in tanti.

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