Veleno in farmacia: Asfm, via gli infermieri

Terni, l’azienda che gestisce le ‘comunali’ stoppa il servizio: «Penalizati i cittadini. Noi nel giusto»

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La decisione che l’Azienda Speciale Farmacie Municipali (l’Asfm in trasformazione in FarmaciaTerni) aveva assunto: prolungare, con un affidamento temporaneo, il servizio che garantisce la presenza di quattro infermieri nei propri presìdi sul territorio, ha provocato reazioni violente (a sollevare il caso erano stati due consiglieri comunali di maggioranza, Luigi Bencivenga e Valdimiro Orsini; ndr) che sono arrivate fino alla richiesta di rimozione dell’intero Cda dell’azienda.

«Regole rispettate» Che, di rimando, tiene a precisare che «come già ricordato al sindaco di Terni» la scelta era stata fatta «nel pieno rispetto delle norme di legge relative alle aziende speciali e non avrebbe comportato spese superiori a quelle sostenute per gli infermieri con i contratti a tempo determinato ora scaduti» e «con l’unico obiettivo di non privare i cittadini di un servizio importante».

Dati interessanti Alcuni numeri, infatti, secondo l’Asfm-FarmaciaTerni, «possono aiutarci a capire meglio quale sia stato – e sia – il valore rappresentato, per i cittadini, dalla presenza degli infermieri in farmacia: nel periodo in cui hanno operato, sono state ben 7.126 le prestazioni offerte (circa 500 gli elettrocardiogrammi) e le prenotazioni Cup effettuate in farmacia sono state circa 6.000 in più rispetto al corrispondente periodo precedente al loro ingresso». Ma poi in Asfm-FarmaciaTerni parlano anche di soldi: «Nel periodo in cui ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione degli infermieri, le farmacie aziendali hanno emesso 28.869 scontrini in più (la media-scontrino è di circa 15 euro; ndr)», che avrebbero portato ad un incremento del fatturato di circa 433.000 euro rispetto al periodo precedente.

Servizio revocato Poi c’è l’annuncio: «Servizio e convenzione saranno revocati, in forma di autotutela, non appena ne avremo data doverosa informazione all’Azienda Usl2 e, di conseguenza, i quattro infermieri non saranno più a disposizione della cittadinanza». Il tutto, dicono, per «evitare di far proseguire ed essere coinvolti in polemiche politiche, sulle quali non esprimiamo giudizi di merito, che non ci competono e nemmeno ci interessano», dice il Cda di Asfm-FarmaciaTerni.

La richiesta Adesso, insomma, il servizio degli infermieri in farmacia si interrompe, «fino a quando non saremo messi in condizione di espletare le procedure relative al concorso – spiega il Cda di Asfm-FarmaciaTerni – che ci permetterà di assumere, a tempo indeterminato, quattro professionisti. Il nostro auspicio, al riguardo, è che i tempi della burocrazia siano brevi, soprattutto perché consapevoli dell’importanza che il servizio riveste nella tutela della salute dei cittadini. Siamo certi che tutti i rappresentanti delle istituzioni, ai quali è sempre stata data tutta la collaborazione richiesta, ci aiuteranno a fare in modo che i cittadini non siano privati troppo a lungo di un servizio che hanno avuto modo di apprezzare. E del quale siamo orgogliosi».

 

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