Vigili del fuoco Terni: Cgil, Cisl e Uil alzano la voce

Dopo il lavoro in Abruzzo, mirino sulla dirigenza del comando provinciale: «Anche in occasioni importanti l’organizzazione è lasciata sulle spalle del personale operativo»

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«Ci chiediamo se sia davvero necessaria una dirigenza al comando provinciale visto che, anche in occasioni di importanti emergenze, l’organizzazione è lasciata completamente sulle spalle del personale operativo». Ad alzare la voce sono Cgil, Cisl e Uil del 115 di Terni in seguito all’attività svolta in Abruzzo per lo spegnimento degli incendi boschivi.

Il problema: supporto logistico

Il lavoro in terra aquilana è terminato giovedì: «Le squadre ternane – evidenziano – si sono avvicendate dal 31 luglio con turni che hanno superato le trenta ore senza avere alcun supporto logistico, semplicemente perché non c’è stata un’adeguata organizzazione da parte del comando, il quale, forse complice il periodo di ferie agostane, non ha provveduto a programmare ufficialmente nulla. Basti pensare che a oggi, a emergenza terminata, non è stato ancora emanato alcuna disposizione che detti le regole e l’organizzazione della missione».

«Migliorare condizioni dei lavoratori»

I rappresentanti sindacali sottolineano che, nei giorni scorsi, avevano «sollecitato un intervento per migliorare le condizioni dei lavoratori e per fare chiarezza sulle modalità con le quali si sarebbe dovuto affrontare il lavoro. Purtroppo non vi è stata alcuna risposta e tutta l’organizzazione è gravata sui capi turno e sul personale operativo che, con spirito di servizio ha continuato a lavorare per i cittadini».

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