Comune-Ternana, luce verde per il ‘Liberati’

Step definitivo in consiglio comunale: approvato lo schema di convenzione triennale con via Aleardi. Cinque gli emendamenti

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di S.F.

Parola fine. Lo schema di convenzione triennale tra il Comune di Terni e la Ternana Calcio ha visto lunedì pomeriggio il suo step definitivo: il consiglio comunale, dopo l’ok della giunta e il successivo ‘pasticcio’ burocratico che ha costretto palazzo Spada a rifare la delibera, ha approvato l’accordo per il ‘Liberati’ e il ‘Taddei’ con 18 voti favorevoli e 7 astensioni. Non senza attacchi e repliche in merito, in special modo, al canone annuale – già in II° commissione consiliare l’assessore allo sport Emilio Giacchetti e il dirigente Andrea Zaccone erano stati chiamati a rispondere sul ‘taglio’ rispetto al passato – da 100 mila euro.

LO SCHEMA DI CONVENZIONE TRIENNALE CON VIA ALEARDI

Emilio Giacchetti, Andrea Zaccone e Renato Pierdonati

Emilio Giacchetti, Andrea Zaccone e Renato Pierdonati

Le critiche e le modifiche Non solo il canone. In II° commissione molti dubbi erano stato sollevati sull’esposizione debitoria – poco più di 400 mila euro – della Ternana nei confronti dell’amministrazione comunale, per due ingiunzioni di pagamento legate alla vecchia convenzione. «Su cosa si è basato questo taglio? Vogliamo un approfondimento sulla questione, soprattutto considerando i contenziosi attivi», avevano specificato i consiglieri Valdimiro Orsini e Luigi Bencivenga sull’ammontare del canone. Con pronta risposta di Giacchetti: «Ciò è dovuto da un’indagine di mercato sulle altre società, per la serie B questo è un canone equo. Voglio ricordare che alcuni club giocano in maniera gratuita negli impianti comunali».

Gli emendamenti E quindi tre settimane fa sono stati votati cinque emendamenti rispetto allo schema originario: fidejussione bancaria sulla prima annualità da parte del gestore, costituzione di un comitato misto tra Comune e Ternana Calcio per verifiche semestrali sull’attuazione della convenzione, modifica al comma 8 dell’articolo 5 sull’assunzione della responsabilità oggettiva per danni all’impianto a carico del gestore (e non del concessionario), una modifica al comma 1 dell’articolo 11 rispetto al riconoscimento dei rimborsi per manutenzioni straordinarie a carico del gestore e l’integrazione della convenzione con uno studio di mercato sui canoni per impianti sportivi similari». Al 3° emendamento è stato integrato il fatto che la Ternana, nella stagione 2015-2016, si è classificata al 17° posto per numero di spettatori ( 3.877 presenze di media). Dunque meno spettatori e canone più basso, anche a causa «della vetustà dell’impianto». Tutti approvati.

L’atto di indirizzo In ultima battuta una proposta di mofidica avanzata dal M5S, promossa da Andrea Zaccone ma non dalla dirigente direzione attività finanziarie Elena Contessa, per via della non possibilità di ‘scorporo’ dal bilancio: fondo vincolato – accantonamento sulla prima ‘rata’ sborsata dalla Ternana – del 30% per future spese di manutenzione straordinaria. Pasculli ha quindi comunicato il ritiro dell’emendamento e la presentazione di un atto di indirizzo: ok del Pd, di Fdi-An, Sel e de ‘Il Cammello’ (per voce dei capigruppo), astensione di Melasecche (IlT). Di Bartolini l’unico non voto.

Simone Longarini e Leopoldo Di Girolamo

Simone Longarini e Leopoldo Di Girolamo

«Canone sotto la media, tra i più alti della B» Lunedì pomeriggio la discussione definitiva in consiglio. L’assessore allo sport Emilio Giacchetti ha illustrato in primis la proposta – ricordando il lavoro della II° commissione presieduta da Francesco Filipponi – di schema triennale: «In passato c’erano troppi dubbi interpretativi sulla convenzione (non c’era dal 2012) e questo ha creato diversi contenziosi con la Ternana. Il canone prende mosse da un’indagine di mercato di tutte – sarà smentito poco dopo dal consigliere Filipponi, che ha parlato di undici club controllati – le società di serie B e da ciò è stato facile capire come il costo medio sia molto inferiore rispetto a quello deciso dal Comune di Terni: più oneroso rispetto a noi c’è solo l’utilizzo del ‘Bentegodi’ di Verona. Il Perugia ha un accordo di 40 anni in comodato d’uso gratuito, per fare un esempio, mentre altre società percepiscono addirittura un contributo, senza pagare un canone».

L'area del centro sportivo per le giovanili

L’area del centro sportivo per le giovanili

‘Ternanello’ Melasecche ha sottolineato nel suo intervento il disimpegno della Ternana in riferimento al centro per il settore giovanile da oltre 7 milioni di euro. Chiappini ha invece posto l’accento sul fatto che la società «ha investito molto in questi anni, seppur non abbastanza per superare l’attuale presenza nel campionato di serie B; ritengo positivo questo schema di convenzione, anche perché non abbiamo molta posizione negoziale in tal contesto». Su ‘Ternanello’ avevano insistito in precedenza anche Silvano Ricci di Sel, Stefano Desantis del Pd e Stefano Fatale di FI.

Il ‘volemose bene’ Cecconi di FdI-An attacca sulla gestione delle convenzioni: «La Ternana ha dei debiti nei confronti del Comune come ha spiegato Giacchetti – ‘ufficializzato in quella circostanza – un ammanco da oltre 400 mila euro – in commissione e noi tagliamo il canone. Non riusciamo ad incassare ciò che dobbiamo e poi facciamo il predissessto, è un’equazione folle e di mezzo ci metto il discorso del Briccialdi. Si affrontino le cose con un salto di qualità, con il ‘volemose bene’ non si va avanti caro sindaco».

Il ‘Giorgio Taddei’

Il ‘Giorgio Taddei’

Proposta fotocopia Renato Bartolini del Pd: «Mi sono confrontato con la Ternana per cinque anni nella prima giunta Di Girolamo. C’erano stati problemi e grazie al sindaco si sono riaperti spiragli tra le parti. La proposta odierna è, di fatto, identica a quella del gennaio 2014: cambia solo l’importo, perché erano previste 250 mila euro di spese minime a carico della Ternana per manutenzione ordinaria e straordinaria, autorizzate dall’amministrazione comunale. E in passato ci fu detto che non si poteva abbassare nemmeno di pochi euro il canone rispetto ai 200 mila, perché sarebbe stato un danno erariale a causa del mancato introito. Non partecipo al voto».

Voto favorevole alla convenzione da parte de ‘Il Cammello’, Pd e Sel; astensione per M5S, Fdi-An e IlT. C’è il ‘nero su bianco’: traguardo tagliato per lo schema di convenzione triennale. Con i dubbi di Ricci in chiusura: «E se la Ternana non accetta? Ricominciamo tutto?».

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