Ternana e format B, attesa per la Figc

Accolto il ricorso Fere al Tar del Lazio su cambio Noif e decisioni Fabbricini: tocca a Gabriele Gravina. Può tornare a 22 club. L’invito di Giorgetti: «Sì ai ripescaggi»

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Stefano Ranucci e Mauro Balata il 26 novembre 2017

Ordinanza cautelare di accoglimento sul ricorso numero 11188 con udienza pubblica fissata al 26 marzo 2019 (sulla decisione del Tfn e il cambio delle Noif con atti dell’ex commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini, ‘bastonato’ dalle motivazioni del collegio giudicante composto da Germana Panzironi, Anna Maria Verlengia e Francesca Petrucciani) e l’altro ricorso, il numero 11343 (punto D4 compreso), respinto. Queste le sentenze pubblicate mercoledì mattina dalla sezione Prima Ter del Tar del Lazio dopo le udienze di martedì mattina in via Flaminia. E il presidente Stefano Ranucci in conferenza stampa annuncia: «Abbiamo ufficialmente chiesto di non giocare questa sera contro il Rimini». A stretto giro arriva la conferma del direttore generale della Lega Pro, Francesco Ghirelli, comunicata al telefono allo stesso Ranucci: «Sospensiva applicata, non si giocherà». Esulta via della Bardesca in attesa che da Roma, sponda Gabriele Gravina (che salvo sorprese non si opporrà) e Figc, si muovano passi ufficiali dopo la riunione urgente con il pool di avvocati della Federcalcio: c’è la concreta chance che la serie B possa tornare a 22 squadre. Eventualmente sarebbero da decidere le tre ripescate: «La Ternana è quella che merita più di tutte», ha tuonato il dirigente romano. Tutto da riesaminare e giovedì pomeriggio c’è un’assemblea straordinaria convocato da Mauro Balata, numero uno della Lnpb. C’è da attendere. Novità extra Tar Lazio: il marchio Sangemini si lega alla società come sponsor. Intanto c’è l’invito del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri: «Arrivati a questo punto, la Figc deve rapidamente decidere il format della Serie B con un provvedimento di autotutela, chiedendo al Collegio di garanzia la graduatoria delle squadre che debbono essere ripescate». Chiaro.

IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA LEGA PRO: SOSPESE LE GARE DI TERNANA, NOVARA, PRO VERCELLI E SIENA

TAR LAZIO ACCOGLIE RICORSO, RANUCCI: «RIPAGATI MESI DI SACRIFICI» – VIDEO

Il ricorso – istanza cautelare – 11188 accolto. Fabbricini ‘bastonato’ nelle motivazioni

Il ricorso numero 11188 accolto

La Ternana Calcio chiedeva l’annullamento della decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare Figc pubblicata sul comunicato ufficiale 22/Tfn-Sezione Disciplinare del 1 ottobre 2018 comunicata in pari data nel domicilio eletto nel procedimento disciplinare per l’effetto delle delibere assunte dal commissario straordinario della Figc pubblicate sul comunicato ufficiale 47 del 13 agosto 2018, sul c.u. 48 del 13 agosto 2018 e sul c.u. 49 del 13 agosto 2018 del calendario relativo al campionato di Serie B 2018/2019 pubblicato dalla Lega nazionale professionisti serie B con il c.u. 10 del 14 agosto 2018 nella parte in cui non dispone modalità per la sua integrazione con le tre squadre da ripescare per il completamento dell’organico a 22 squadre dei c.u. 100/L dell’11 settembre 2018 e N. 101/L dell’11 settembre 2018 nella parte in cui inserisce tra le società in organico del campionato di Serie C nella stagione 2018/20198 la Ternana Calcio S.p.A.; l’annullamento di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguenti ai predetti atti e delibere compreso il provvedimento assunto dalla Lega nazionale professionisti serie B datato 31 luglio 2018 protocollo 53 comunicato in pari data con il quale la predetta Lega B si è rifiutata di emettere le certificazioni di sua competenza previste dal c.u. 18 commissario straordinario del 18 luglio 2018 mai annullato e rimasto sine die in vigore. L’istanza cautelare è stata accolta – uno dei passaggi – anche perché «la revoca della già avviata procedura di ripescaggio, conseguente alla modifica normativa così repentinamente apportata, è stata determinata sulla base del generico riferimento all’interesse pubblico al tempestivo avvio dei campionati, senza in alcun modo ponderare il dovuto rispetto al principio di tutela del legittimo affidamento delle società che a tale procedura avevano preso parte». E inoltre «la prosecuzione del campionato avviato sulla base delle modalità previste nei gravati provvedimenti appare all’evidenza idonea ad arrecare un pregiudizio grave e irreparabile agli interessi della ricorrente di entità difficilmente quantificabile». Figc avvisata.

COLLEGIO DI GARANZIA DEL CONI: INAMMISSIBILITÀ E IMPROCEDIBILITÀ DEI RICORSI ROSSOVERDI, IL DOCUMENTO

1° OTTOBRE 2018, IL TFN GIUDICA INAMMISSIBILE IL RICORSO DELLA TERNANA

Il ‘no’ al ricorso 11343 sul punto D4, l’improcedibilità e altro

Il ricorso 11343 respinto

La società di via della Bardesca chiedeva poi l’annullamento della decisione del Collegio di Garanzia dello Sport c/o C.O.N.I. Prot. n. 00677/18 dell’11 settembre 2018 resa nel solo dispositivo con la quale è stato dichiarato improcedibile il ricorso R.G. ricorsi n. 69/2018 radicato dalla Ternana Calcio S.p.A. in data 8 agosto 2018 ante il predetto Organo e della decisione della Corte Federale di Appello F.I.G.C. pubblicata nel solo dispositivo sul C.U. N. 007/CFA del 1 agosto 2018 e completa di motivazioni sul C.U. N. 008/CFA del 6 agosto 2018 con la quale è stata confermata la decisione del Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare F.I.G.C. pubblicata nel solo dispositivo sul C.U. N. 7/TFN-Sezione Disciplinare del 17 luglio 2018 e completa di motivazioni sul C.U. N. 8/TFN-Sezione Disciplinare del 19 luglio 2018 e di tutti i provvedimenti connessi antecedenti e conseguenti. Risultato? «Al sommario esame della controversia consentito nella fase cautelare, che non ricorrono nella fattispecie i presupposti utili per la concessione della richiesta misura cautelare, in quanto, dagli elementi di valutazione acquisiti in corso di causa, non emergono profili che inducono ad una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso». Respinto dunque: «Credo che non se ne debba parlare. La Ternana ha più diritto di essere ripescata rispetto alle altre».

IL RICORSO ROSSOVERDE SUL PUNTO D4 LEGATO A CATANIA E NOVARA

Le motivazioni per il sì, ‘pugni’ a Fabbricini’: «Aspetti di distonia e scostamento. Sproporzione nell’esercizio di potere»

Roberto Fabbricini

Nell’ordinanza cautelare della prima Sezione Ter si legge che «la presentazione delle relative domande di ripescaggio da parte delle società interessate, corredate dalle richieste garanzie fideiussorie e contributi economici, induce a ravvisare una posizione differenziata e qualificata, rispetto alla determinazione dell’organico del campionato, in capo alle aspiranti che avevano presentato la domanda di partecipazione; di conseguenza, appare, prima facie, illegittima la statuizione di inammissibilità dei ricorsi presentati, contenuta nella gravata decisione. Ritenuto, passando all’esame delle determinazioni commissariali parimenti impugnate, che appare sussistere il fumus boni juris necessario ai fini dell’accoglimento della domanda cautelare proposta con riguardo ai dedotti motivi di ricorso. I provvedimenti gravati evidenziano sotto vari profili, come lamentato da parte ricorrente, rilevanti aspetti di distonia, nelle modalità di esercizio di tale potere, rispetto alla primaria finalità di interesse pubblico alla regolazione e al controllo dell’ordinato svolgimento dei campionati e alla disciplina federale in materia; inoltre, la riduzione dell’organico del campionato è stata operata nel mese di agosto, a pochi giorni dall’inizio dello stesso e, per addivenire all’immediata efficacia della nuova disciplina, è stato modificato, altresì, l’articolo 50 delle Noif che, proprio per garantire una certa gradualità nell’entrata in vigore di modifiche essenziali, quali quella adottata, prevedeva che ogni variazione dell’organico dei campionati potesse avere effetto solo decorsi due anni dalla sua introduzione; anche la sostanziale espunzione di tale norma appare indice di una sproporzione, nell’esercizio del potere delegato al Commissario, tra i mezzi adottati, le modifiche consentite, quelle effettivamente apportate e le finalità di interesse pubblico perseguite; al riguardo va osservato, altresì, che gli interventi di modifica operati sono stati portati a termine, in violazione degli artt. 13 e 27 dello Statuto Figc, senza acquisire il deliberato delle altre leghe, che senz’altro avrebbero dovuto essere coinvolte, in quanto la determinazione dell’organico del campionato di Serie B incide sugli interessi delle squadre del campionato inferiore interessate ad esservi ammesse». Gli avvocati che hanno portato avanti la causa rossoverde sono Fabio Giotti, Massimo Proietti e Mario Rosario Spasiano.

30 MAGGIO 2018, IL COMUNICATO 54 DELLA FIGC SU CRITERI PER RIPESCAGGIO: IL ‘FAMOSO’ PUNTO D4

La revoca della procedura: «Non ponderato il dovuto rispetto al principio di tutela del legittimo affidamento»

Appuntamento al Tar del Lazio

Si va avanti, in un’ordinanza che annulla tutte le precedenti per tenore ed efficacia: «La revoca della già avviata procedura di ripescaggio, conseguente alla modifica normativa così repentinamente apportata, è stata determinata sulla base del generico riferimento all’interesse pubblico al tempestivo avvio dei campionati, senza in alcun modo ponderare il dovuto rispetto al principio di tutela del legittimo affidamento delle società che a tale procedura avevano preso parte; infine, a giustificare tali modalità particolarmente incisive di esercizio del potere non vale nemmeno il rilievo dell’esigenza di garantire con urgenza il regolare avvio dei campionati, posto che proprio i provvedimenti gravati hanno generato, per il loro contenuto di immediato impatto sulla posizione delle società interessate, come era prevedibile, un rilevante contenzioso che ha determinato una situazione di anomala incertezza sullo svolgimento del campionato attualmente in corso. Ritenuto, in considerazione di tutti gli argomenti svolti, sussistere il fumus boni juris sotto i dedotti profili dell’eccesso di potere e della violazione delle norme statutarie dell’ordinamento della Figc; ritenuto, altresì, che la prosecuzione del campionato avviato sulla base delle modalità previste nei gravati provvedimenti appare all’evidenza idonea ad arrecare un pregiudizio grave e irreparabile agli interessi della ricorrente di entità difficilmente quantificabile, nelle more della decisione del merito del ricorso, anche tenuto conto della fase meramente iniziale in cui, allo stato, si trova il campionato; ritenuto, pertanto, di dover accogliere la domanda di sospensione di tutti i provvedimenti impugnati, con conseguente obbligo, per le autorità competenti, di riesaminare gli stessi, sulla base della corretta applicazione del quadro normativo di riferimento, come da questo collegio sopra evidenziato». Bingo.

QUANDO GERMANA PANZIRONI LA PENSAVA IN MANIERA DIVERSA

La chiamata di Bandecchi e l’esposizione di Ranucci

Lorenzo Modestino e Stefano Ranucci

Post spiegazioni di Ranucci e prima della chiamata del segretario generale della Lega Pro Francesco Ghirelli, arriva quella di Stefano Bandecchi: «Abbiamo vinto – il sunto del discorso, lungo circa 7 minuti – la battaglia, la nostra battaglia. Le motivazioni scritte nell’ordinanza lo certificano e ce ne sono almeno sette che dicono che la serie B deve essere a 22 squadre. Ora mi aspetto che ci sia la graduatoria con tre squadre attualmente in C che giocheranno in serie B». Per quel che concerne il presidente della Ternana, ha evidenziato in particolar modo che «tutte le richieste nostre sono state accolte, in primis quella dei poteri del commissario. L’ordinanza odierna ripaga i sacrifici degli ultimi mesi. La Ternana è la società che ha maggior diritto per essere ripescata: un’altra è stata respinta per aver commesso un illecito sportivo. Del dispositivo il punto che mi dà più ottimismo è quello che riguarda il punto del campionato cui si è arrivati, che non è un ostacolo; credo che Terni abbia vinto una grande partita oggi». C’è spazio anche per una frecciata: «Eventuale passaggio dalla C alla B? Non credo troveremo un clima diverso, ci adeguiamo. Ho letto qualcuno ha titolato ‘corazzata Ternana’ quando siamo andati a Trieste (era Il Piccolo, ndr). Non è diverso andare a Salerno o Perugia. Ricucire con Balata? Non abbiamo litigato con nessuno e fatto torti. Mi è solo dispiaciuto leggere quella frase di Fabbricini sul fatto che non rifarebbe la B a 19 squadre». I biglietti acquistati per assistere al match – uscirà un comunicato specifico della società – con il Rimini saranno rimborsati

Parlano Di Cintio (Pro Vercelli), Lolli (Novara) e Di Ciommo (Siena) su punto D4 e ripescaggi

Al centro Francesco Ghirelli (foto facebook Francesco Ghirelli)

Piovono commenti – dalla Figc con Sibilia alla Lega Pro con lo stesso Ghirelli – da più parti dopo l’ordinanza del Tar del Lazio. Cesare Di Cintio, uno dei difensori della Pro Vercelli, spiega via facebook che «si parte da un presupposto: prevedere cosa accadrà ora è estremamente difficile. Il punto fermo da cui ripartire è la decisione odierna del Tar che giuridicamente ci riporta al 13 agosto 2018, prima dell’emissione dei provvedimenti dell’allora commissario Figc. La Serie B quindi è a 22 squadre, questa è la certezza. Dal mio punto di vista andrebbero completate le procedure di ripescaggio». Per Francesco Di Ciommo (Siena) – in merito all’eventuale graduatoria da utilizzare per i ripescaggi – «il Novara è in lizza mentre il Catania è fuori perché dovrebbe avere un illecito sportivo conclamato da una sentenza del 2016, il punto D4 è stato tolto di mezzo dalla Cfa, né il Collegio di garanzia del Coni né tantomeno il Tar hanno sospeso la decisione». Infine Alessandro Lolli (Novara) sottolinea che «non è da escludere una B a 24, il Tar ha detto che il torneo a 19 non va bene e tra i club interessati c’è il Novara. Ma non ha detto qual è il numero finale, lo deve decidere la Figc. Il punto D4? Problema risolto, il ripescaggio è possibile». Ancora poche ore e se ne saprà di più.

Parla Giorgetti: «Ripescaggi devono esserci»

Il sottosegretario ha concesso un’intervista al portale gianlucadimarzio.com dopo le novità odierne: «Ho letto velocemente le motivazioni della sentenza del Tar Lazio con la quale è stata dichiarata l’illegittimità dei provvedimenti dell’ex commissario straordinario, mi sembra che vi sia materiale sufficiente per dire che i ripescaggi debbano esserci e che ci si debba attenere a quanto statuito dal Tar stesso». In bocca al lupo a Gravina.

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