Terni, nuovo palasport: «Grande opportunità»

Sabato è stato presentato il bando alla città: «Una struttura che celebra definitivamente la nostra capitale regionale dello sport»

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Dopo circa un anno dalla presentazione dello studio di fattibilità, per il palasport a Terni è arrivata la pubblicazione del bando con scadenza al 7 aprile. Il responsabile unico del procedimento vaglierà le aziende che avranno i requisiti e le inviterà a fare un’offerta. Al momento non è stata ricevuta nessuna manifestazione d’interesse.

Un’opera che ha un costo di 15 milioni di euro, di cui 3 milioni e 200 mila euro a carico dell’amministrazione comunale come conto prezzo, il resto a carico del privato. Si sviluppa una concessione su trent’anni di gestione sia del palasport che delle opere connesse

IL BANDO

Giacchetti e Bucari

Le opportunità «Una grande opportunità per la città di Terni e per le imprese che investiranno», ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari. «Un’opportunità per una città che guarda al futuro per le infrastrutture sportive. Nel predisporre il progetto preliminare abbiamo recepito anche alcune indicazioni arrivate alla presentazione dello studio di fattibilità da alcune associazioni sportive». Un palasport «da 5600 posti, di cui 4 mila riguardano le gradinate a servizio delle attività e delle manifestazioni sportive, gli altri anche per eventi musicali. Ci aspettiamo che le imprese che parteciperanno al bando andranno a migliorare ulteriormente il progetto». Questo progetto, secondo l’assessore allo sport Emilio Giacchetti, «è una risposta alle esigenze della città che apre a molte prospettive e che permetterà di cogliere delle opportunità alle quali in passato abbiamo dovuto rinunciare. Il movimento sportivo ternano, grazie agli ottimi risultati ottenuti, è riuscito a far capire che dietro lo sport si snodano una serie di assi, turistici e occupazionali, che sono prospettive di sviluppo per la nostra città».

L’INTERVISTA A STEFANO BUCARI – IL VIDEO

Stefano Lupi

Il Coni Secondo il delegato provinciale Coni, Stefano Lupi, «questo impianto ci consentirà di fare un ulteriore salto di qualità perché lo sport si fa se ci sono le strutture. La centralità dell’Umbria permette al nostro territorio di essere ben spendibile per l’intero movimento sportivo a livello nazionale». Dalla presentazione dello studio di fattibilità, nel corso dell’anno, «l’amministrazione comunale ha aperto un canale di ascolto con le realtà sportive che hanno dato ulteriori contributi per migliorare l’impianto capace di accogliere eventi nazionali ed internazionali. Bene, il mio consiglio è quello di mantenere aperto questo canale per migliorare sempre più». Lupi lo chiamerebbe «’PalaTerni’ perché rappresenta l’anima sportiva della città e la casa delle discipline sportive ternane». E infine un piccolo richiamo all’amministrazione comunale: «Noi sportivi, una volta goduto di un risultato, ci diamo subito un nuovo obiettivo. A distanza di pochi metri dallo spazio dove sorgerà il nuovo palasport, c’è il Camposcuola. Un luogo che ha maturato i tempi per la sua ristrutturazione e riconsegna alla città. So che il Comune sta lavorando alla realizzazione di un bando per il quale ci auguriamo tempi non molto lunghi».

Paparelli e Di Girolamo

«Capitale regionale dello sport» La mancanza di un palazzetto a Terni «spesso ci ha impedito l’accesso a manifestazioni nazionali e internazionali», ha ricordato il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. «Il palasport ha una doppia valenza: la prima, come ho ricordato poco fa, è quella di donare alla città una struttura in grado di accogliere una serie di eventi, sportivi e non; la seconda è riqualificare e valorizzare uno spazio cittadino abbastanza centrale. Un’area inserita all’interno di quadro complessivo di impiantistica e aree pubbliche da valorizzare, come il parco di Cardeto, lo stadio, le piscine, il Camposcuola e il palazzetto della scherma». Il percorso per la realizzazione del palasport, secondo il vicepresidente della giunta regionale Fabio Paparelli, «celebra definitivamente la nostra capitale regionale dello sport. Un territorio ricco di impianti, ma anche con un grande patrimonio naturalistico che permettono lo svolgimento di manifestazioni sportive indoor e outdoor». Il palasport «sarà un attrattore turistico non solo per lo sport, ma anche per una serie di eventi  che saranno un aiuto per decollare anche su questo versante».

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