Collezione Patumi, città in cartolina

Terni: oltre 5 mila cartoline, databili tra la fine dell’ottocento e i giorni nostri, donate dalla famiglia Patumi alla fondazione Carit

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La cartolina, l’antesignana del modo di comunicare contemporaneo, presentando in embrione le caratteristiche che oggi ritroviamo negli sms e nelle mail. Il 17 marzo la fondazione Carit ha beneficiato di un’importante donazione da parte della famiglia Patumi: oltre 5 mila cartoline databili tra la fine dell’ottocento e i giorni nostri che costituiscono una collezione alla memoria di Simone Patumi, denominata, appunto, ‘Collezione Patumi’.

ALCUNI SCATTI DELLA COLLEZIONE (FOTO DI ALBERTO MIRIMAO)

La fondazione Carit A palazzo Montani Leoni, sede della fondazione Carit, giovedì pomeriggio si è svolta la presentazione della ‘Collezione Patumi: cartoline illustrate d’epoca’. Ospite del presidente Mario Fornaci la famiglia Patumi. «E’ un vero onore ricevere in dono questo importante patrimonio per la città di Terni», ha esordito il presidente della Fondazione. «Un sentito ringraziamento alla famiglia Patumi nel ricordo del figlio Simone».

La collezione Sandro Patumi – padre di Simone -, attento e scrupoloso collezionista, in tanti anni di appassionata ricerca, ha raccolto un numero rilevante di cartoline illustrate che, con un atto di grande generosità e liberalità, ha inteso donare alla Fondazione, riconoscendola come l’istituzione cittadina deputata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico locale in favore della comunità.

L’INTERVISTA A SANDRO PATUMI – IL VIDEO

La storia La collezione Patumi ripercorre la storia della cartolina nelle sue diverse tipologie e varianti: in essa sono presenti le prime edizioni della fine dell’ottocento, le ‘post card augurali e devozionali’, le immagini decorate a mano e poi stampate, quelle in bianco e nero e quelle più recenti a colori. Quasi tutte le cartoline sono viaggiate e molte con annullo postale La visione della collezione sarà messa a disposizione di tutti gli interessati in maniera gratuita all’interno del sito internet della Fondazione.

Terni La parte più consistente della raccolta ha come soggetto Terni: dalla Cascata delle Marmore, ai ‘quartieri industriali’ con le Acciaierie e la Fabbrica d’Armi come protagoniste, alla stazione ferroviaria, alle chiese, alle piazze, ai giardini e caffè, ai palazzi nobiliari e ai monumenti. Una parte interessante riguarda le cartoline raffiguranti gli ‘interni’ di edifici ecclesiastici, scuole, orfanotrofi e convitti, palazzi oggi sedi di enti pubblici (palazzo Spada e Mazzancolli). Se inizialmente le illustrazioni delle cartoline erano indirizzate per lo più a raffigurare l’arte e i monumenti famosi delle città, col tempo e con l’affinarsi delle tecniche fotografiche, trovarono posto anche le immagini di piccoli paesi, ma anche i modi di vivere e i costumi delle diverse realtà sociali ed economiche. Nella collezione Patumi si può trovare, infatti, una ricca sezione dedicata ai centri minori e alle località comprese nella provincia di Terni. Spesso le cartoline sono anche ‘animate’ e consentono così di conoscere le abitudini e le tradizioni del tempo: le fiere e i mercati nelle piazze e nelle campagne, le manifestazioni popolari e religiose.

 

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