‘Ecosistema urbano’: «Immobilismo umbro»

23° rapporto ‘Ecosistema urbano’ sulla vivibilità, Perugia 17° e Terni 48°. Legambiente Umbria: «C’è mancanza di coraggio»

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di Brigida Stanziola
direttrice Legambiente Umbria

Legambiente, in collaborazione con l’Istituto di ricerche ambiente in Italia e Il Sole 24 Ore, ha pubblicato la 23° edizione di ‘Ecosistema Urbano’, la ricerca sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani. Perugia si piazza al 17° posto, mentre Terni è 48°: in testa c’è Macerata, a completare la lista delle prime dieci sono Verbania, Mantova, Belluno, Trento, Bolzano, Parma, Oristano, Cuneo e Savona.

legambiente-ecosistemaNessuna novità per i due capoluoghi umbri, Perugia e Terni mantengono gli stessi standard ambientali degli ultimi anni. Sono anni che evidenziamo l’immobilismo e la mancanza di coraggio delle città umbre. Perugia e Terni due città ingessate, statiche e pigre, incapaci di rinnovarsi e crescere in sostenibilità. Perugia sale la classifica soltanto perché evidentemente c’è qualche comune che fa peggio.

IL RAPPORTO 2016

Gli standard ambientali sono sempre gli stessi da anni. Nessun dato significativo sulla raccolta differenziata, nessun miglioramento per la qualità dell’aria, manca completamente il coraggio e la voglia di intervenire sulle politiche per la mobilità, riducendo il traffico veicolare e puntando sulla mobilità nuova.

Immobilismo che accomuna Perugia e Terni a molte altre città italiane, al quale però fa da contraltare una vitalità sociale di reti associative, di social street e di progetti partecipati. Nelle aree urbane, in periferia come nei quartieri centrali, anche di Perugia e Terni, c’è una tensione popolare verso un rinascimento del senso di appartenenza e uno sforzo comunitario per riappropriarsi dei luoghi e dello spazio pubblico, per promuovere nuovi stili di vita nei consumi energetici, nella mobilità ciclabile e nei consumi alimentari.

Terni

Terni

Tutti fenomeni che partono dal bisogno di vivere meglio consumando meno, creano mercato perché chiedono nuovi prodotti e producono domande alle politiche locali per modificare regole e sostenere il cambiamento. Come facciamo anche noi di Legambiente, con i nostri dossier e documenti e, soprattutto, con le nostre proposte in tema di gestione dei rifiuti e più in generale, di governo del territorio. Sollecitiamo quindi i sindaci e le amministrazioni di Perugia e Terni a raccogliere questa sfida e ad agire, passando all’azione, per migliorare la qualità della vita delle nostre città umbre.

 

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