Ospedale di Terni: «Pronta la nuova Tac»

Sarà inaugurata mercoledì 8 aprile, la nuova Tac del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria di Terni. Nella sala conferenze dell’Azienda ospedaliera verrà, inoltre, presentato il rinnovato servizio Immunotrasfusionale (Sit).

La Tac Il direttore generale, Andrea Casciari, lo scorso 4 marzo lo avevo promesso: «I lavori per l’installazione dureranno circa un mese». E così è stato. La nuova Tac a 64 strati, che sostituirà quella installata più di dieci anni, ha un valore complessivo di circa 480mila euro. Sarà in grado di assicurare una migliore qualità delle prestazioni e, in particolare, rivestirà un ruolo centrale nel percorso assistenziale del paziente con ictus acuto.

Il programma di interventi La nuova Tac, insieme al rinnovato servizio Immunotrasfusionale, la ristrutturazione del centro geriatrico ‘Le Grazie’ in viale Trento, la ‘Città della salute’ e molti altri interventi, fanno parte del programmi di sviluppo per la città di Terni e per la sanità territoriale. Una collaborazione tra l’Azienda Usl Umbria 2 e dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Santa Maria’ di Terni per offrire prestazioni sanitarie e assistenziali alla popolazione sempre più efficaci ed efficienti. Come emerso nella conferenza programmatica promossa lo scorso 11 marzo.

Quel «no» alla donazione Una lieve polemica si è alzata, però, nel giorno del lunedì santo, all’ospedale Santa Maria. Paolo, un giovane ternano che per motivi di lavoro vive a Roma ormai da qualche anno, in ferie a Terni per il ponte di Pasqua, lunedì mattina si è recato all’ospedale per donare il sangue. «Sono un donatore abituale, ogni 3 o 4 mesi, lavoro permettendo, torno a Terni per donare il sangue, un modo per sentirmi ancora legato alla mia città». Ma Paolo, in ospedale, ha trovato una strana sorpresa: «Il personale, vedendomi arrivare mi ha quasi riso in faccia, dicendo che è festa e che il servizio non è attivo». Paolo, dispiaciuto se n’è andato, «ma non finisce qui – esclama – martedì mattina tornerò per avere delle spiegazioni. La salute, l’emergenza e la morte non conoscono festività. Voglio sapere di chi è la responsabilità».

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