Terni, bilancio 2015: «Tagli sì, ma razionali»

Comune ‘a caccia’ di dieci milioni di euro. Nessun aumento delle tasse. Usi, Telecom e Cascata delle Marmore le partite principali

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Un bilancio – quello di previsione 2015 del Comune di Terni – «estremamente complesso, figlio delle difficoltà di un Paese che scarica sugli enti locali il maggior peso dei tagli alla spesa pubblica». Parola dell’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi che mercoledì mattina, insieme ai colleghi di giunta, ha illustrato le decisione prese dall’amministrazione di palazzo Spada per far quadrare i conti.

BILANCIO DI PREVISIONE 2015: PARLA L’ASSESSORE

La precisazione Prima, però, qualche ‘sassolino’: «In questi giorni – ha detto l’assessore – si è parlato a più riprese di un ‘ammanco’, del quale però non c’è alcuna traccia nei nostri conti. Il bilancio è stato sì difficile, ma di cose ne sono state dette e scritte sin troppe. Noi siamo stati in silenzio ed ora è giusto rimettere un po’ di ordine».

Entrate «La tassazione applicata nel 2014 resta inalterata ed è già fra le più basse dell’Umbria. Lo dicono la banca d’Italia e l’osservatorio di Mestre. A Terni la Tasi è meno della metà di quella di Perugia. Anzi – aggiunge Piacenti D’Ubaldi – abbiamo anche cercato di ridurre la pressione fiscale in alcuni settori specifici».

Agevolazioni Imu e Tasi L’elenco fornito dal Comune, in questo caso, è dettagliato. Si parte dalla diminuzione di tre punti percentuali (dal 7,6 al 4,6 per mille, per tre anni) per coloro che, a partire dal 1° gennaio 2015, avviano una nuova attività commerciale o artigianale nell’area cittadina del cosiddetto ‘centro commerciale naturale’. Altra agevolazione è per i proprietari di immobili – anche in questo caso localizzati nel ‘centro commerciale naturale’ – che decidono di diminuire il canone di locazione ai titolari di attività commerciali e artigianali: l’Imu scende di un punto (da 9,6 a 8,6 per mille) se l’affitto viene decurtato del 10% e di due punti (dal 9,6 al 7,6 per mille) se il ‘taglio’ è del 20%. Agevolazioni anche per chi acquista immobili a uso residenziale dopo il 1° gennaio (Imu dal 7,6 al 4,6 per mille) da imprese edili che detengono fabbricati costruiti per la vendita e classificati ‘merce’. Infine Tasi azzerata e Imu diminuita di tre punti (da 7,6 a 4,6 per mille) per chi avvia nuove attività in zone con destinazione urbanistica artigianale e commerciale secondo il Prg.

Tasi più bassa per chi adotta cani Nel ‘calderone’ delle agevolazioni ci finiscono anche coloro che adottano uno o più cani presso le strutture comunali: sull’abitazione principale possono usufruire, per tre anni, di una detrazione fino a 300 euro.

I tagli «Non saranno tagli lineari – assicura l’assessore – e abbiamo cercato di rimodulare alcuni servizi senza modificare qualità e quantità delle prestazioni». Ai principali fornitori è stato chiesto di tagliare il costo dei contratti del 10% – «ma senza ripercussioni sui servizi erogati» -, mentre sul trasporto locale – dove i tagli riguarderanno anche i trasporti ‘a chiamata’, quelli scolastici e sociali – si cercherà di ‘razionalizzare’ le linee meno utilizzate, accanto ad un maggiore impegno economico da parte della Regione. I risparmi passeranno anche attraverso la revisione della rete scolastica comunale, in particolare delle materne, «rendendo più adeguata l’offerta – spiega Piacenti D’Ubaldi – anche rispetto ai dati demografici che indicano una diminuzione degli studenti». Il Comune conta di risparmiare anche 150 mila euro di affitti, inclusi quelli sostenuti per le sedi giudiziarie che da settembre passeranno sotto la competenza del ministero della Giustizia.

Partecipate Il capitolo più delicato è quello relativo ad Umbria Servizi Innovativi (Usi): «Le nostre decisioni – afferma l’assessore al bilancio – sono in linea con il piano di razionalizzazione approvato quattro mesi fa dopo un confronto serrato che ha coinvolto anche il consiglio comunale. Vogliamo che l’Usi sia utile alla città, per questo abbiamo deciso di affidare alla società le riscossioni coattive a 360 gradi. Avviato il processo di risanamento, contiamo poi di ampliare il raggio di azione». Intanto, però, il Comune punta a risparmiare circa un milione e mezzo di euro, togliendo servizi, appunto, alla Usi. Servizi che, forse, verranno ‘reinternalizzati’. Ad inizio 2015 la controllata contava 45 dipendenti, poi scesi – fra dismissioni e trasferimenti, in particolare ad Umbria Digitale – a circa 35 unità. Altri finiranno in società collegate al Comune di Terni che, nel frattempo, ha chiesto la cassa integrazione per 27 persone. In attesa di tempi migliori.

Farmacie Sempre in tema di partecipate, sembra tutto fatto per la trasformazione dell’Azienda speciale delle farmacie municipali in Spa. «Avverrà in poche settimane – assicura l’assessore – dopodiché si dovrà decidere se vendere ai privati una quota di minoranza (il 40%, ndR), oppure cedere soltanto 4/5 farmacie, quelle che oggi hanno una minore redditività ma che grazie ad una gestione privata – probabilmente diversa da quella pubblica, ndR – possono decollare».

Una ‘mano’ dalla Cascata In realtà le maggiori entrate, quelle su cui l’amministrazione Di Girolamo punta per trovare i 10 milioni di euro necessari per far quadrare i conti, provengono da due partite. Una più semplice e un’altra più complessa. La prima è l’aumento di un euro del biglietto di ingresso all’area della Cascata delle Marmore, gratuito per i ternani, da 9 a 10 euro. La seconda riguarda la Telecom a cui il Consiglio di Stato ha imposto di smantellare un’infrastruttura lunga circa 35 chilometri che insiste nel territorio comunale. Forte della sentenza, il Comune pretende dall’azienda circa tre milioni di euro di imposte, calcolate sulla base di un periodo di cinque anni. Fra carte bollate, transazioni, citazioni ed eventuali ricorsi, l’iter si preannuncia tutt’altro che lineare. Ma in tempi di magra, tutto fa brodo.

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