Terni, Leonino: «Iscritti in aumento»

Il direttore didattico, Giuliano Ligabue sparge ottimismo a piene mani. E la scuola dice che gli scolari e gli studenti crescono

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di M.T.

Che non abbia gradito è chiaro. Che non faccia nulla per nasconderlo, ovviamente con grande cortesia, pure. Del resto basta scorrere la lettera che ha inviato ai docenti che gli chiedevano di reagire alle ‘brutte cose’ che umbriaOn aveva scritto sulla scuola e, pure su di lui – definendolo addirittura «attempato»: lui che dopo una carriera da docente e da dirigente scolastico di grande spessore, è in pensione da un bel po’ – e trovarci scritta una roba che, più o meno, dice che le rane vanno lasciate gracidare, per capire.

«Io registro» E infatti, quando ci sediamo nel suo ufficio, avendo io accettato il suo invito a «conoscerci e parlare» la prima cosa che fa è accendere il registratore. Io, ovviamente, accendo il mio. E poi, prima ancora di parlare di scuola, chiarisce: «Io vengo dal deserto, alle mie spalle non c’è nessuno. Sono arrivato a Terni perché una persona, a Roma, mi ha indicato che qui si poteva fare un buon lavoro». Inutile chiedere chi sia. Del passato, invece, «nulla so e non voglio parlarne, ma mi dispiace quando leggo cose inesatte». Però non è facile essere esatti quando, per esempio, alla domanda relativa al fatto che risulta curioso che il ‘Leonino’ è ternano, fa riferimento alla Diocesi, ma i fondi arrivano da Bologna, la risposta è «io non mi occupo di questioni amministrative, ma solo di didattica».

Giuliano Ligabue

Giuliano Ligabue

La didattica Giuliano Ligabue, poi spiega il suo concetto di scuola cattolica: «Da qui – dice – vorrei che uscissero cittadini consapevoli delle proprie responsabilità e che abbiano come punti di riferimento la Costituzione e il Vangelo». Per farlo promette «un accompagnamento continuo degli studenti nel corso degli anni, con un sostegno e maggiore attenzione a quelli che hanno difficoltà di apprendimento, garantendo una continuità nelle lezioni anche nel pomeriggio con la sesta area didattica e, non ultimo, dando uno scopo agli studenti facendo capire loro il perché dello studio. L’impegno dell’istituto è quello di formare dei buoni cittadini futuri, pronti ad affrontare ogni situazione in un’ottica di solidarietà».

Il confronto Uno degli obiettivi che si pone, il direttore didattico del ‘Leonino’, è proprio quello di «formare dei citadini e non tanto quella che lei definisce – risponde ad una mia domanda – la ‘futura classe dirigente’, perché è pur vero che, pagando una retta, c’è una certa selezione all’ingresso, ma credo che questa scuola possa essere frequentata da tutti». Certo, sarebbe più facile se, come ha scritto in un articolo pubblicato dalla rivista ‘Confronti’, «nelle scuole paritarie fosse possibile e augurabile sperimentare nuovi modelli di servizio pubblico». Nello stesso articolo, infatti, ricordava che «resta aperto il tema del finanziamento pubblico dello Stato a queste scuole non statali che si amministrano in proprio con le rette pagate famiglie: un problema legittimo, posto da molto tempo e da più parti, e che andra in qualche modo risolto, nel rispetto della Costituzione».

La ‘sesta area’ E proprio «per favorire il confronto e la crescita – dice – abbiamo rivoluzionato la proposta formativa del pomeriggio, creando un’apposita ‘Sesta area didattica’, organicamente collegata alle attività del mattino e, quindi, organizzata con lo scopo di arricchire le competenze acquisite durante l’orario scolastico curricolare. Gli educatori che operano nel pomeriggio, normalmente dalle 14 alle 19, sono anche loro docenti abilitati nelle diverse specialità e svolgono la loro attività in stretta collaborazione con i rispettivi docenti degli alunni. C’è il campus (Alfa, Beta, Delta, Gamma), ci sono i corsi di specialità e i moduli aggiuntivi per formarsi nelle diverse materie o specialità. Sono integrativi ai Campus oppure possono essere scelti singolarmente, partecipando solo ad uno o più di essi».

Il cinema Resta in piedi, poi, il progetto-cinema: nel senso che si vuole recuperare e utilizzare – è stata costituita una società apposita, la ‘Media Tizzani Srl’, affidata al coordinamento di Luca Garbini e che dovrà occuparsi della promozione e della gestione – il cinema ‘Antoniano’, quando i lavori di ristrutturazione potranno aver luogo: «Io mi occupo della formazione dei ragazzi – dice – mentre di questioni amministrative non so nulla. Di sicuro sarà molto importante, per la scuola – dice il professor Ligabue – poter contare anche su quello spazio, che ci permetterà di organizzare momenti di aggregazione importanti».

Le iniziative E, a proposito di aggregazione – e di integrazione – il professor Ligabue annuncia che «il 22 febbraio ospiteremo un’iniziativa, che rientra tra quelle organizzate dalla onlus ‘Semi di pace’, nel corso della quale israeliani e palestinesi saranno tra i nostri ragazzi per condividere le proprie esperienze nell’impegno a favore della pace». Mentre a marzo – «spero che il 18 possa essere il giorno giusto», dice – il ‘Leonino’ ospiterà «l’ex ministro della pubblica istruzione Luigi Berlinguer». A maggio, poi, «mi adopererò perché una delegazione del ‘Leonino’ possa partecipare alla ‘marcia di Barbiana’», la manifestazione che ogni anno si svolge nel Comune toscano di Vicchio, dove don Lorenzo Milani – a cui Giuliano Ligabue si ispira – dette vita a quella esperienza di insegnamento rimasta forse unica nella storia». E poi c’è il sogno, che non rivela, «di realizzare qualcosa di bello nell’anno del Giubileo, ma ne parleremo a tempo debito».

La visita

La visita del vescovo Piemontese

L’open day Venerdì, in occasione degli ‘open day’ della scuola, il vescovo Giuseppe Piemontese ha portato il suo saluto a docenti e genitori presenti nell’aula magna dell’istituto di via Saffi, accompagnato dal professor Ligabue. «Mi sento parte integrante di questa scuola. Mi sto rendendo conto – ha detto il vescovo – di quello che si fa visitando la struttura, ma soprattutto incontrando bambini, ragazzi e i genitori, che ringrazio perché hanno deciso di affidare i figli a questa scuola e quindi hanno dato fiducia al servizio della scuola cattolica».

L’impegno Per la Chiesa locale non è indifferente, ha ricordato il vescovo, «che questo istituto ci sia o non ci sia, perché rappresenta un punto alto ed è, insieme alla pastorale della catechesi e della carità, uno degli impegni più evidenti e significativi della Chiesa. Ho assicurato più volte ogni impegno per dare sviluppo a questa scuola, che per Terni ha un significato particolare, che è un punto di forza dell’apostolato culturale della diocesi, perché la scuola è il punto nevralgico della formazione ed educazione culturale e cristiana. Attraverso la scuola cattolica si promuove l’educazione e si formano le persone secondo i valori cristiani. In questa scuola tutto si fa secondo le leggi dello Stato, ma con uno spirito particolare: si chiede che i valori cristiani siano di casa, nelle relazioni tra insegnanti e studenti, tra insegnati e genitori e nella modalità d’insegnamento».

Gli iscritti Poi, però, ci sono i freddi numeri. Che riportano alla realtà: per l’anno scolastico in corso, il ‘Leonino’ ha un totale di 257 iscritti, così suddivisi: 37 bambini sono affidati al ‘nido’; 50 frequentano la scuola materna; 127 l’elementare; 30 le due classi delle medie; 13 i licei (6 il classico, 4 lo scientifico e 3 lo sportivo).

Le rette Da venerdì scorso, invece, è partita la campagna di promozione per le iscrizioni relative al prossimo anno scolastico: chi vorrà mandare i propri figli al liceo dovrà mettere in preventivo 2.900 euro, che scendono a 2.400 per le medie (ma il professor Ligabue parla di «190 euro al mese»), a 2.300 per la materna ed a 2.000 per le elementari. Le rette per il ‘nido’, invece, variano da 180 a 360 euro al mese, in funzione del tempo di permanenza dei piccoli. E la crisi, ovviamente, non aiuta.

La rettifica L’istituto, però, fa sapere, che «a parziale rettifica, si comunica che i numeri degli alunni iscritti al Leonino citati nell’articolo non sono corretti. Nell’a.s. 2014-2015 il Leonino contava 273 iscritti, nelle diverse sedi e nei diversi gradi di scuola. Nell’attuale anno scolastico 2015-2016 gli iscritti sono 308, con un significativo incremento del 13%, a conferma di un trend positivo. In merito al contibuto di sostegno chiesto alle famiglie, nell’a.s. in corso il Consiglio di Amministrazione ha accordato borse di studio pari a circa € 32.000,00, per tutte quelle famiglie in difficoltà economica. Recentemente lo stesso CdA ha anche approvato la riduzione della retta della scuola secondaria di I grado e un’ampia serie di agevolazioni per le famiglie più numerose, con sconti che vanno fino al 20% del contributo».

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