Terni, lite al bar finisce nel sangue: si indaga

Il fatto è accaduto giovedì sera in pieno centro. Vittima un giovane che ha riportato una brutta ferita al volto

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di F.T.

Le macchie di sangue a terra

Le macchie di sangue a terra

Spetterà alla polizia chiarire cosa sia accaduto giovedì sera in via Don Giovanni Bosco, a pochi passi dall’oratorio di San Francesco e da quella piazza dell’Olmo dove lo scorso 12 marzo David Raggi è stato assassinato, ferito a morte da Amine Aassoul. Un luogo di ritrovo per tanti giovanissimi, teatro di altro un fatto grave, rilanciato sui social dal consigliere comunale del M5S Federico Pasculli. Un uomo ha riportato una brutta ferita da taglio al volto – se causata da un coltello o altro, saranno le indagini a dirlo – che ha richiesto ben venti punti di sutura. Al momento sono in corso gli accertamenti condotti dalla squadra Volante della questura di Terni, per ricostruire l’accaduto in ogni minimo dettaglio e giungere all’individuazione dei responsabili di quella che al momento viene bollata come ‘lite’.

Il racconto Intanto, però, a parlare sono alcuni testimoni che hanno assistito direttamente al fatto: «Erano circa le 22.30 di ieri sera (giovedì, ndR) – racconta uno di loro – quando due ragazzi, un italiano e un altro nordafricano, avranno avuto una ventina d’anni, sono entrati nel bar qui all’angolo e hanno iniziato a infastidire la giovane dietro il bancone».

Apprezzamenti Dalla bocca dei due sarebbero partiti apprezzamenti pesanti: «A un certo punto è entrato nel bar un nostro amico, un ragazzo originario della Tunisia ma che vive da anni in Italia, e ha intuito quello che il ragazzino straniero stava dicendo nella sua lingua. Insulti in serie, rivolti alla giovane. Lui gli ha detto di farla finita. Poi è uscito dal locale insieme ai due ragazzi, hanno discusso un po’ qui davanti (indica la zona antistante il bar, ndR) e la cosa sembrava finita lì».

Il fendente Quando la situazione sembrava tornata alla normalità, il ragazzo tunisino è andato a prendere la sua bici per andarsene a casa: «A quel punto gli si è avvicinato uno dei due giovani con cui aveva discusso, lo straniero, e quest’ultimo gli ha mollato un colpo diretto al viso. Da lontano sembrava un pugno ma non so dirvi se aveva qualcosa in mano. Poi abbiamo visto il nostro amico che si teneva la faccia, completamente ricoperto di sangue, con una ferita che andava da uno zigomo all’altro. Abbiamo chiamato subito la polizia».

Indagini Sul posto è arrivata anche la vigilanza privata. Del ragazzo che avrebbe sferrato il colpo, nessuna traccia anche se la polizia lo avrebbe già identificato. Il resto lo diranno le indagini: «Il nostro amico è stato medicato con venti punti di sutura. In ospedale gli hanno detto che è una ferita da taglio. Poteva andare ancora peggio, probabilmente». Ma chi vive e lavora nella zona, non riesce a mandare giù l’ennesimo brutto episodio: «Se venite qui la domenica mattina, troverete pezzi di bottiglie, resti di canne, siringhe e altre cose che è facile immaginare. Io già deciso di spostare il negozio da un’altra parte. Pensate che usano anche i tombini per nascondere la ‘roba’. Chi sono? Ragazzi di ogni età. Ma i gruppi di stranieri sono i più scatenati».

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