Terni, l’ospedale sempre più ‘high-tech’

Sala operatoria 3D e nuova ‘Neuroriabilitazione intensiva’. Gianfranco Colasanti accusa: «E pensare che volevano farci l’asilo»

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Due nuovi traguardi per l’azienda ospedaliera di Terni. Venerdì pomeriggio sono state, infatti, presentate la nuova sala operatoria ‘3D’ e la nuova Riabilitazione intensiva neurologica. L’inaugurazione è stata l’occasione per fare anche il punto sullo stato del programma di ristrutturazione e adeguamento tecnologico dell’azienda ospedaliera di
Terni.

La presentazione istituzionale

La presentazione istituzionale

Un’inaugurazione un po’ fuori dal comune quella alla quale, venerdì pomeriggio, hanno partecipato oltre al direttore generale Andrea Casciari, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore alla sanità Luca Barberini e il vicesindaco del Comune di Terni Francesca Malafoglia. Fuori dal comune perché in diretta streaming con la sala conferenze erano collegati il dottor Amilcare Parisi e il suo staff, dalla nuova sala operatoria 3D.

 

La nuova sala operatoria ‘3D’ è una sala video integrata «dotata di tecnologia laparoscopica con visione tridimensionale – sistema Olympus ENDOALPHA 3D -, nata dalla conversione di una sala del blocco operatorio dell’ospedale di Terni», ha spiegato il dottor Parisi. «Le sue caratteristiche tecnologiche sono altamente innovative e uniche in Italia e in Europa per l’insieme di qualità e modalità di visione, sistemi di broadcasting audio-video, controllo digitale in remoto e sistemi laparoscopici e ad alta frequenza combinata ad ultrasuoni».

La sala operatoria 3D

La sala operatoria 3D

L’innovativo sistema laparoscopico con visione Full-HD 3D «permette di eseguire interventi di chirurgia mini-invasiva con visione tridimensionale, avendo la possibilità di acquisire una nuova percezione della profondità nell’individuazione dei piani chirurgici e del movimento degli strumenti manuali nel campo di visione. Ciò comporta un incremento notevole della velocità di alcuni gesti chirurgici che richiedono molta precisione, come l’esecuzione delle suture in laparoscopia, ad oggi possibili con la stessa qualità solo con la chirurgia robotica».

Diretta streaming «Inoltre, i nuovi sistemi integrati permettono di mettere in contatto la sala e il chirurgo con altri centri gestendo, per la prima volta in una sala operatoria, flussi video anche in modalità tridimensionale. Ogni evento ripreso in chirurgia endoscopica e dalla telecamera ambientale istallata in sala – ha concluso Amilcare Parisi – potrà essere trasmesso in diretta streaming all’interno dell’azienda ospedaliera, proprio come stiamo facendo ora, e ovunque nel mondo e anche in modalità web live surgery per trasmissioni online, con possibilità di creare librerie multimediali on-demand».

Il reparto

Il reparto

La Riabilitazione Il nuovo reparto di Riabilitazione intensiva neurologica «rappresenta il completamento del percorso terapeutico-assistenziale intraospedaliero dei pazienti affetti da esiti di gravi cerebrolesioni acquisite – di origine traumatica o di altra natura -, che necessitano di interventi valutativi e terapeutici non erogabili in altre strutture di riabilitazione intensiva», è intervenuta la dottoressa Maria Assunta Massetti, responsabile della struttura di Neuroriabilitazione. «Si tratta di una struttura di alta specializzazione riabilitativa con assistenza medico-infermieristica 24 ore e assistenza riabilitativa, dedicata alla cura e alla riabilitazione dei pazienti in stato di coma, portatori di tracheostomia e nutrizione artificiale. Il passaggio in questa area avviene non appena sono stati superati i problemi relativi alla garanzia della sopravvivenza del paziente ed è possibile l’autonomizzazione dei sistemi di assistenza respiratoria».

L’INTERVISTA ALLA DOTTORESSA MASSETTI – IL VIDEO

Una delle stanze

Una delle stanze

La degenza «La struttura sarà strettamente raccordata con i reparti di cura intensiva sia per fornire consulenza immediatamente dopo l’evento acuto e durante le fasi di ricovero in rianimazione e neurochirurgia, neurologia e in altri reparti, sia per garantire una tempestiva accoglienza del soggetto cerebroleso una volta stabilizzato». Collocata al quarto piano «per favorire l’ottimale integrazione funzionale con i reparti di neurologia e neurochirurgia – ha concluso -, la struttura è dotata di 10 posti letto, con previsione di altri 3 posti letto, distribuiti in quattro stanze di degenza».

Azienda all’avanguardia Secondo il vicesindaco Francesca Malafoglia, «l’azienda ospedaliera di Terni si dimostra sempre più all’avanguardia e ricca di nuove tecnologie. Una comunità che può godere di tutto questo è una comunità che cresce e per questo dobbiamo dire grazie all’impegno da parte della Regione». E proprio l’assessore alla sanità, Luca Barberini, ha sottolineato come l’Umbria sia «tra le tre Regioni ‘benchmark’, ovvero quelle Regioni che rispettano equilibri economici, mantenendo alti i livelli dei servizi. Per questo il merito va a chi negli anni ha portato avanti questo percorso, soprattutto a chi lavora nell’azienda. Ci accontentiamo? No, perché sono convinto che abbiamo le capacità per crescere e migliorare».

La presidente Marini

La presidente Marini

I riconoscimenti «In aggiunta a quanto detto dai miei colleghi – è intervenuta Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria – voglio dire che siamo al termine di un triennio per il quale l’impostazione della programmazione merita un riconoscimento da parte nostra. Siamo ancora nel mezzo di un percorso, le risorse economiche sono rilevanti, ma devo dare merito a tutti per il lavoro svolto, un lavoro che viene dal personale dell’azienda coerente con la programmazione».

 

TUTTA LA STORIA DELLA NEURORIABILITAZIONE – L’INTERVISTA A GIANFRANCO COLASANTI

La storia della Neuroriabilitazione Ma quella della Riabilitazione intensiva neurologica è una storia lunga, che parte dal 2009. E Gianfranco Colasanti, il presidente di Unmil, ha voluto raccontarla a umbriaOn. «Era, appunto, il 2009 quando, per volontà di più soggetti, era nata l’idea di smantellare il servizio di riabilitazione del nostro ospedale. Appena ho saputo che il progetto era quello di eliminare la piscina per la riabilitazione per costruire un asilo nido in accordo con la Thyssenkrupp, ho occupato la portineria dell’ospedale per due notti e tre giorni, manifestando contro la Regione, il Comune, i sindacati, l’azienda sanitaria e la ThyssenKrupp. Fortunatamente sono riuscito a fermarli e il progetto non è andato in porto». Nel giugno 2010 «sono riuscito a ottenere un incontro con quello che allora era l’assessore regionale alla sanità, Vincenzo Riommi. L’assessore capì al volo che mantenere la piscina e creare un reparto dedicato era una cosa saggia. Dopo quattro audizioni in consiglio comunale e due in consiglio regionale abbiamo dato vita a ciò che oggi inauguriamo».

Investimenti in tre anni A margine dell’inaugurazione, il direttore generale Andrea Casciari, ha colto l’occasione per fare anche il punto sullo stato del programma di ristrutturazione e adeguamento tecnologico dell’azienda. «Gli interventi programmati e realizzati in questo triennio – ha spiegato – hanno comportato un investimento complessivo di oltre 44 milioni euro, di cui quasi 17 milioni relativi relativi al programma straordinario di investimenti finanziato dalla Regione e dal Ministero, orientato alla messa a norma e all’adeguamento strutturale e tecnologico».

Tra gli interventi più significativi «ci sono l’attivazione della Neurologia con ‘Stroke Unit’ e della ‘Pet-Tac’, l’acceleratore lineare con relativo bunker, la nuova Nefrologia e Dialisi, la ristrutturazione e la reingegnerizzazione dell’intera area radiologica, con attivazione di un sistema univoco aziendale per l’identificazione digitale del paziente e il miglioramento strutturale, tecnologico e organizzativo del Pronto soccorso. Tutti interventi che sono stati accompagnati da un processo di riorganizzazione logistica e funzionale delle strutture e dall’attivazione di nuovi servizi come Partoanalgesia, Terapia intensiva aperta e Centro di ascolto psicologico».

Grandi opere Oltre ai reparti «va ricordata la nuova viabilità interna ed esterna dell’ospedale, con ampliamento dei parcheggi, l’adeguamento antincendio e il risanamento delle facciate, che entro gennaio 2016 sarà concluso»Sono stati «tre anni importanti e ricchi di soddisfazioni – ha concluso il direttore Casciari – non soltanto per le grandi opere realizzate, ma anche per le fondamentali collaborazioni attivate con le istituzioni, le associazioni, i professionisti e gli operatori dell’azienda. Il tutto in pieno equilibrio di gestione e garantendo sempre le regolari attività sanitarie, anche in presenza di importanti cantieri».

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