Terni, servizi educativi: «Impugniamo al Tar»

Il CoSec prosegue la battaglia con palazzo Spada: «Chiesto un incontro urgente con il prefetto per discutere della problematica»

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Non molla il CoSec. La chiusura della partita sulla riorganizzazione dei servizi educativi non va giù: il Comitato annuncia la volontà di impugnare al Tar la deliberà di giunta al Tar. A ciò si aggiunge la richiesta di incontro urgente con il prefetto Angela Pagliuca.

del Comitato Servizi educativi comunali

Lunedì 8 agosto si è svolto un presidio dei genitori accompagnati dal CoSec, presso la direzione servizi educativi, allo scopo di verificare come sia stato possibile che a valle del percorso partecipativo si siano potute disattendere le richieste corali che lo stesso CoSec ha rappresentato.

Malafoglia, Di Girolamo e Riccardi durante l'annuncio ai genitori

Malafoglia, Di Girolamo e Riccardi durante l’annuncio ai genitori

Punto fondamentale: la richiesta avanzata di prevedere dei tempi più lunghi e consoni, atti a dare luogo ad un approfondito dibattito sulla riorganizzazione dei Sec. Risulta altresì singolare che a fronte dell’incontro del 2 agosto sulla presentazione della proposta di riorganizzazione dei Sec da parte dell’amministrazione, già il 3 agosto sia stata pubblicata la relativa delibera immediatamente operativa. Ci chiediamo peraltro se ciò non costituisca un conflitto di competenza tra giunta e consiglio, visto che quest’ultimo è stato letteralmente “bypassato”.

Per mesi, a partire da settembre 2015, i Comitati di gestione, il CoSec ma anche singoli utenti, hanno sollecitato la Direzione Servizi Educativi a rispondere sulle questioni inerenti la riorganizzazione dei Sec e, successivamente, sulla pubblicazione delle graduatorie con innumerevoli telefonate, ma anche con richieste regolarmente protocollate.

Ricordiamo che il “responsabile del procedimento amministrativo, nel caso di specie dunque il responsabile della pubblicazione delle graduatorie, è tenuto al rispetto dei termini ex lege di 30 giorni, il cui mancato rispetto può comportare in base alla legge una sanzione nei confronti del responsabile, ma se la Legge non prevede alcuna sanzione vige la regola generale in base alla quale il silenzio della pubblica amministrazione deve intendersi come silenzio assenso”.

La dirigente Danila Virili

La dirigente Danila Virili

Peraltro è la stessa dirigente ad ammettere il ritardo nelle lettere usando il termine “consapevole”, all’ evidenza risulta quindi che tale inosservanza, delle predette regole amministrative, ha recato danni alle famiglie dei bambini. Per mesi dunque, nessuno ha ricevuto alcuna risposta ufficiale, nessuno è stato convocato ad alcun incontro.
Per mesi abbiamo solo sentito, nelle sedi ufficiali, gli assessori competenti ripetere la litania del “nulla è stato deciso”, mentre ufficiosamente si celebrava la fiera delle voci di corridoio, alcune delle quali verosimilmente studiate a tavolino, allo scopo non solo di sviarci, ma soprattutto di ingenerare ulteriore confusione per scoraggiare la potenziale utenza e provocare una riduzione delle iscrizioni.

Nonostante in questi mesi, abbiamo cercato di essere chiari, precisi e puntuali nell’informare l’opinione pubblica, nel corso del presidio, abbiamo sentito la dirigente affermare che i Comitati di Gestione “avrebbero dovuto informare i genitori”. Cosa che ovviamente è stata fatta, ma è stato riportato tutto ai genitori, anche quello che l’amministrazione avrebbe preferito tenere nascosto, che forse sperava che avremmo fatto il lavoro sporco al suo posto invitando i genitori ad iscrivere i propri figli presso le scuole statali.

Il prefetto Pagliuca con il sindaco Di Girolamo

Il prefetto Pagliuca con il sindaco Di Girolamo

Infine non può non osservarsi una palese forzatura posta in essere da parte dell’amministrazione nelle scelte degli utenti che hanno diritto a scegliere la scuola che ritengono più valida senza per questo subire costrizioni in merito a scelte personali. Invitiamo, dunque, questa amministrazione, che a più riprese ha dimostrato di rifuggire un sano ed aperto confronto con l’utenza, che sarebbe stato il modo più semplice per risolvere i problemi, almeno ad affinare i suoi metodi intimidatori.

Aggiungiamo che venerdì il CoSec ha presentato ufficiale richiesta di incontro urgente con il Prefetto di Terni, al fine di discutere la problematica e trovare una soluzione di mediazione, visti da un lato l’imminente inizio dell’anno scolastico e dall’altro, la volontà da parte del comitato di impugnare la delibera di giunta 213 presso il Tar. Invitiamo pertanto chi non ha effettuato doppie iscrizioni e chi abbia provveduto ad una seconda iscrizione fuori termine, rientrando nelle situazioni sopra descritte, a mettersi in contatto con il Comitato Servizi educativi comunali.

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