Terni, teatro Verdi: adesso si accelera

Le procedure per il recupero del teatro cittadino potrebbero essere sveltite

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Forse ci siamo davvero. Dopo la presa di posizione della Fondazione Carit, che ha reiterato le propria proposta, il percorso iniziato per il recupero del teatro Verdi potrebbe davvero essere sveltito.

Cavicchioli Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Andrea Cavicchioli, dice infatto che la vicenda sta facendo riscontrare «positivi elementi e vede l’impegno del gruppo del Pd per una conclusione positiva, tenendo conto che lo stesso rappresenta un simbolo della città ed una necessità ineludibile».

Gli indirizzi Secondo Cavicchioli, «la commissione consigliare preposta, con voto unanime, ha sancito gli indirizzi per la giunta, stabilendo che, salvaguardando i lavori effettuati, si realizzi un teatro finalizzato alla programmazione artistica e possibilmente alla produzione con tecnologie avanzate, che prenda in considerazione la possibilità della realizzazione di un teatro all’italiana anche sulla base dell’originale progetto del Poletti o di altre forme finalizzate agli obiettivi indicati, con l’ipotesi gestionali e con servizi che garantiscano economicità».

La collaborazione L’impostazione della commissione, secondo il capogruppo del Pd, «va incontro alle esigenze segnalate dalla Fondazione Carit, che rappresenta un punto di riferimento determinante per la realizzazione del progetto e pertanto a questo punto è necessario dare seguito a tutti gli ulteriori adempimenti, anche tramite uno specifico concorso architettonico di idee che consentirà di adottare le migliori soluzioni nel rispetto dei principi condivisi».

Fabbri Esulta Andrea Fabbri, di Rinascita socialista: «L’anno scorso, di questi tempi, si stavano ancora recuperando le forze dopo la grande raccolta firme (1904) finalizzata a dissuadere il consiglio comunale dall’approvazione di un progetto di restauro che non avrebbe portato a nulla se non a un ulteriore allungamento di tempi e tensioni cittadine.
Oggi, finalmente, una buona notizia, ma attenzione: non confondiamo un punto di partenza con un punto di arrivo e facciamo tesoro degli errori del passato. Il teatro comunale di Terni intitolato a Giuseppe Verdi, è il teatro della città e con essa va ri-costruito. Apriamo dunque un tavolo di confronto permanente con la città (ordini degli architetti e degli ingegneri, associazioni culturali e teatrali), tavolo che può essere anche ‘virtuale’ per facilitare la partecipazione, acquisiamo le conoscenze necessarie per la redazione di un business-plan e mettiamoci subito al lavoro».

 

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