‘Valore Paese’, in nove cercano il rilancio

Immobili di pregio in Umbria, ma inutilizzati: il ‘demanio’ propone il loro riuso

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Il progetto si chiama ‘Valore Paese’ e prevede che «i beni immobili di proprietà dello Stato, ma anche di altri enti, possono essere concessi o locati a privati, a titolo oneroso, ai fini della loro riqualificazione e riconversione tramite interventi di recupero, restauro, ristrutturazione anche con l’introduzione di nuove destinazioni d’uso finalizzate allo svolgimento di attività economiche o attività di servizio per i cittadini, ferme restando le disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio».

In Umbria I beni individuati in Umbria sono nove: l’Aeroporto Eleuteri di Castiglione del Lago; l’ex ‘Colonia del popolo’, il Fortilizio dei mulini e l’ex eremo del convento di Sant’Antonio di Spoleto; il castello di Petroro e il castello Montenero a Todi; l’ex caserma Piave e il complesso di Santa Maria della Stella a Orvieto: l’ex scuola elementare di Piediluco.

UNA SELEZIONE DEGLI IMMOBILI UMBRI

Il mercato I beni inclusi nel progetto ‘Valore Paese’, spiega l’agenzia del demanio, «vengono posti sul mercato per essere riqualificati e valorizzati attraverso l’utilizzo di diversi strumenti: la concessione di valorizzazione, ovvero l’affidamento del bene a operatori pubblici/privati fino a 50 anni, secondo un progetto di recupero e un piano di redditività e sostenibilità economico-finanziaria; la vendita a Fondi Immobiliari; la vendita diretta, mediante gare ad evidenza pubblica.

Il demanio Il ministero dell’economia e delle finanze, «attraverso l’agenzia del demanio può convocare una o più conferenze di servizi o promuovere accordi di programma per sottoporre all’approvazione iniziative per la valorizzazione degli immobili e ai Comuni interessati dal procedimento è rimessa, per l’intera durata della concessione o della locazione, una quota dei proventi».

Le regole Le concessioni e le locazioni «sono assegnate con procedure ad evidenza pubblica, per un periodo di tempo commisurato al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario dell’iniziativa e comunque non eccedente i cinquanta anni. Al termine del periodo di tempo previsto dalle concessioni e locazioni, il ministero dell’economia e delle finanze-agenzia del demanio, verificato il raggiungimento della finalità di riqualificazione e riconversione dei beni riconosce al locatario/concessionario, ove non sussistano esigenze di utilizzo per finalità istituzionali, il diritto di prelazione per l’acquisto del bene, al prezzo di mercato».

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