Acciaio, Siderweb: «Ast esporta di meno»

Terni, il polo ternano – secondo il portale specializzato – perde il 6% ed esce dalla ‘top ten’ degli esportatori nazionali: «Adesso occupa l’undicesimo posto»

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Lo studio fatto dal portale specializzato Siderweb non lascia adito a dubbi: «Nel 2016 le esportazioni di prodotti siderurgici dei primi 20 poli italiani della produzione di acciaio, tubi e altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio sono diminuite del 2,7%. Tale variazione è dovuta totalmente alla riduzione dei prezzi, mentre le vendite all’estero in quantità sono aumentate di circa il 10% rispetto all’anno precedente».

La ‘classifica’ di Siderweb

Terni fuori dalla ‘top ten’ Dall’analisi dei dati, spiega Siderweb, «perde due posizioni Terni, undicesimo, a causa del calo dell’export del 6%, dovuto soprattutto alla contrazione delle vendite nei Paesi extracomunitari (-25,8%) che contano per circa il 19% sul totale. Diminuzioni significativamente superiori alla media sono state registrate dai poli di Taranto (-12,2%), Piacenza (-11,7%), Milano (-11,2%), Aosta (-10,8%), Monza e Brianza (-8,8%), Forlì-Cesena (-7,4%) e Vicenza (-7,1%). Di contro i poli con variazioni delle esportazioni più positive nel 2016 rispetto al 2015 sono Genova (+11,6%), Lecco (+9,8%), Verona (+8,9%), Mantova (+7,3%), Cremona (+7,1%) e Ravenna (+6,6%)».

Brescia ancora regina Al vertice dei poli siderurgici nazionali, per quanto riguarda le esportazioni, dai numeri analizzati da Siderweb, «si conferma il polo bresciano, che nel 2016 ha però registrato una diminuzione del 3,8% delle vendite all’estero rispetto al 2015. Nei confronti del valore massimo toccato nel 2008, le esportazioni bresciane di prodotti siderurgici risultano ancora sotto del 32,8%, ma rispetto ad allora i prezzi sono diminuiti mediamente di circa il 25%». Al secondo posto si conferma Milano, che però ha registrato una forte riduzione delle vendite rispetto al 2015 (-11,2%), dovuta al calo delle vendite sia nei Paesi UE (-7,8%) sia nei paesi extra UE (-15%), che pesano per il 47% sul totale. Al terzo posto si conferma Udine, che ha invece evidenziato un aumento del 4,1% dell’export rispetto al 2015, grazie all’incremento delle vendite nei Paesi dell’UE che ha compensato il calo di quelle nei Paesi extra UE».

 

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