«Potrebbe essere un progetto sulle acque e sul termalismo a far rivivere una delle produzioni simbolo dell’Umbria». La Cisl e la Fai Cisl Umbria sono a conoscenza di una manifestazione di interesse da parte di un imprenditore – ma non dicono di chi stratti – per la Sanfaustino di Massa Martana, azienda oggi in liquidazione: «Soluzione che, se si realizzasse, permetterebbe di risolvere in modo definitivo e in un’ottica di rilancio del territorio un’annosa vertenza, che ha messo a dura prova i lavoratori da oltre cinque anni».
L’endorsement A fare l’impegnativs affermazione – e relativo endorsement – sono Angelo Manzotti della Cisl, Simone Dezi della Fai Cisl Umbria e Claudio Andreani, rappresentante sindacale in azienda: «Guardiamo con favore la manifestazione di interesse – dicono i sindacaalisti della Cisl – in quanto questo probabilmente permetterà finalmente di rilanciare un marchio storico che ha caratterizzato fortemente il territorio umbro. Per noi questa proposta è da prendere in considerazione, attivando un tavolo con le istituzioni ai vari livelli per discutere e valutare compiutamente il progetto industriale che prevede, appunto, la nascita della nuova Sanfaustino».
I tempi Per la Cisl e la Fai Cisl Umbria, peraltro, la variabile tempo è fondamentale, «perché gli ammortizzatori sociali verranno esauriti nei prossimi mesi. La rete familiare dei lavoratori non riesce più ad arginare il disagio sia economico che sociale e pertanto auspichiamo che l’assemblea dei creditori del prossimo 16 giugno che si terrà al tribunale di Spoleto sia una pietra miliare per la risoluzione di questa vertenza».