Il ragazzo è giovane, giovanissimo. Non ha ancora 18 anni ed è stato lì, aggrappato alla ringhiera del balcone del sesto piano di un palazzo di via XX settembre, a Terni, per oltre due ore – da quando è tornato da scuola – minacciando di lasciarsi cadere. Poi, per fortuna, il lieto fine.
IL VIDEO DELLE OPERAZIONI DI EMERGENZA
L’allarme La prima ad accorgersi delle intenzioni del ragazzo sarebbe stata la madre, che avrebbe tentato di farlo desistere, trattenendolo. Poi, forse le grida, hanno fatto sì che venissero allertati i carabinieri, che hanno immediatamente coinvolto i vigili del fuoco che hanno gonfiato i materassi di sicurezza sotto il balcone.
L’intervento Mentre sotto il palazzo aumenta, di minuto in minuto, il numero delle persone che si fermano a guardare, carabinieri e vigili del fuoco tentano di convincere il ragazzo a desistere dalla volontà di lasciarsi andare nel vuoto.
Pronti ad intervenire Sul posto, ovviamente, è presente anche il personale del 118 e della croce rossa, pronti ad intervenire nel caso in cui le ‘trattative’ in corso non dovessero avere successo.
Arriva un amico Il ragazzo è nervoso. Fuma, mentre discute con chi sta tentando di salvargli la vita. Da poco è arrivato sul posto un suo amico: anche lui cerca di convincerlo a tornare dentro.
Area isolata I vigili del fuoco hanno intanto provveduto a circoscrivere l’area con del nastro bianco e rosso: le persone che stanno lì sotto sono invitate a tornare alle proprie faccende.
Un altro amico Arriva un ragazzo, studente delle superiori. Anche lui amico del ragazzo: «Ci ho parlato stamattina – racconta – era tranquillo, non so perché stia facendo una cosa del genere. Non ha mai avuto problemi con noi». L’altro ragazzo, il suo migliore amico, è salito per parlare con il giovane sul balcone.
Intervento complesso Ora l’area interdetta ai passanti è stata ampliata ancora di più ed è arrivata sul posto anche un’ambulanza della ‘croce verde’. Il ragazzo è sempre in bilico sul balcone.
La trattativa si allunga Il ragazzo ha chiesto ai vigili del fuoco e agli operatori sanitari di allontanarsi: non vuole nessuno sotto il balcone. Le sue richieste sono state esaudite. Restano tutti in zona, ovviamente. Come il materasso di emergenza.
Lieto fine Poco prima delle 16, poi, l’epilogo positivo. Il ragazzo è stato convinto a rientrare in casa. Lo hanno prima messo al sicuro e poi caricato su un’ambulanza che lo ha portato in ospedale.