Ambiente Terni: «Non c’è una visione futura»

Michele Martini (Terni Valley) interviene sul dibattito avviato da Romanelli (Cgil) a cui ha replicato polemicamente Lucidi (M5s)

Condividi questo articolo su

Prosegue il dibattito sulla situazione ambientale e produttiva a Terni, avviato dal segretario della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, a cui ha replicato polemicamente il senatore del M5s Stefano Lucidi. Ora interviene Michele Martini (presidente associazione Terni Valley) che concorda con entrambi su alcuni aspetti ma secondo il quale manca una visione futura sullo sviluppo della città.

di Michele Martini
Presidente associazione ‘Terni Valley’

Il conflitto è tema essenziale di interpretazione della storia contemporanea. Tensioni tra portatori di interesse che rompono equilibri esistenti, che si ricompongono poi sotto altre forme, nuovamente stabili, fino ad una nuova rottura e così via. Il compromesso è la chiave di volta di questi equilibri. Quando il compromesso viene meno, le tensioni si esasperano e generano conflitto.

Ho letto l’interessante dibattito tra Attilio Romanelli e Stefano Lucidi. Concordo col primo di loro, quando intima prudenza, rispetto e moderazione nell’inserirsi all’interno delle dinamiche industriali di una città complessa come Terni. Decenni di conflitti, equilibri, compromessi, nuovi conflitti e poi nuovi equilibri ancora, impongono un approccio sensibile e ragionato nel rispetto della storia cittadina.

Condivido invece il pensiero del secondo, quando invoca il superamento di vecchi dualismi del mondo industriale e rivendica il benessere del cittadino come soddisfacimento di bisogni a tutto tondo, necessariamente oltre la sfera lavorativa e salariale. Se il conflitto aiuta a comprendere la storia, non può e non deve erodere il mondo dei diritti che la politica ha il dovere di far coesistere.

Concordo con entrambi quando richiamano – seppur con modi diversi – la necessità di un consolidamento delle attività di monitoraggio, di formazione in cultura ambientale, di rivalsa ed affermazione della scienza sulla sensazione estemporanea.

Non vedo, con rammarico, spunti di visione futura: come la città possa seguire un nuovo percorso industriale, che affondi le sue radici nella tradizione manifatturiera ma la riveda in chiave moderna; come la politica possa delineare questo tracciato, in collaborazione con il privato, con in mente un unico obiettivo: quello del benessere dei cittadini di Terni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli