Angeloni antifascista: Perugia vuole la targa

Il professor Volpi scrive a sindaco e vicesindaco: «Insufficiente impegno del comune e scarsa riconoscenza: doveva essere già esposta»

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C’è rammarico e disappunto nelle parole del professor Mauro Volpi. Non solo lui, ma tutta la città aspetta ancora una targa in memoria di Mario Angeloni.

Il convegno su Angeloni

La lapide L’attesa dura ormai da due anni. Così, come presidente del comitato per le onoranze a Mario Angeloni, il professor Volpi ha deciso di scrivere una lettera al sindaco di Perugia Andrea Romizi e al vicesindaco Urbano Barelli. «Esprimo rammarico e disappunto – scrive Volpi – per per l’impossibilità di procedere all’apposizione della lapide presso l’abitazione di Angeloni in via Danzetta, angolo corso Vannucci. Sarebbe stato il modo più degno di concludere le celebrazioni organizzate dal comitato che si sono concretizzate nella commemorazione tenutasi alla sala dei Notari il 24 giugno 2016 scorso, nel convegno su ‘Mario Angeloni. Un antifascista europeo’ che si è svolto all’università per Stranieri il 2 dicembre 2016 e, infine, nella presentazione del volume di Renato Traquandi ‘Mario Angeloni. Profilo biografico, documenti testimonianze, che si è tenuta il 23 giugno scorso a Palazzo Donini». Proprio al termine, infatti, sarebbe dovuta essere stata apposta la lapide.

Il professor Mauro Volpi

L’antifascista E invece non se n’è fatto niente. Ritardi, lungaggini burocratiche e la casa dell’avvocato e politico perugino che oggi versa in condizioni pietose. E’ questa la memoria che la città ha di un antifascista caduto per i suoi ideali e per la libertà nella guerra civile Spagnola? Nato a Perugia nel 1896, Mario Angeloni, volontario durante la Prima guerra mondiale, ottenne a Caporetto la medaglia d’argento al valore militare. Iniziato alla Massoneria subito dopo la guerra, si oppose al Fascismo come dirigente del partito Repubblicano e costituì l’associazione, poi divenuta clandestina, ‘Italia libera’. Arrestato, fu più volte inviato al confino, fino a che, nel 1936, partì assieme a Carlo Rosselli formando la prima colonna militare di volontari italiani impegnati a contrastare l’avanzata del franchismo durante la guerra civile spagnola

La città, dunque, aspetta ancora la targa. «Se ciò non è avvenuto – prosegue Volpi – lo si deve all’insufficiente impegno manifestato dagli organi responsabili dell’amministrazione comunale sia al fine di ottenere in tempo utile l’autorizzazione della Soprintendenza che nel predisporre la pulitura della facciata dell’edificio interessato che si trova oggi in condizioni disdicevoli segnalate da tempo dal comitato. Chiedo quindi che il Comune provveda al più presto a garantire le condizioni per l’apposizione della lapide con una cerimonia degna e opportunamente pubblicizzata per pagare il debito di riconoscenza che l’intera città deve a una grande personalità democratica e antifascista come quella di Mario Angeloni».

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