Arrone, dà fuoco al ristorante del padre

A giudizio c’è finito un 32enne di origini bielorusse. Ubriaco, nel luglio del 2011 aveva tentato di incendiare il locale

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La notte dell’11 luglio 2011, in preda ai fumi dell’alcol, aveva tentato di dare fuoco al ristorante di Arrone di proprietà del padre adottivo, gestito dalla sorella. L’uomo è un 32enne di origini bielorusse, ora a processo per ‘danneggiamento seguito da incendio’ e difeso dall’avvocato Luca Leonardi di Terni.

I fatti Il giovane, impiegato nel locale come cuoco, aveva già dato in escandescenze durante la serata di lavoro. In particolare, dopo aver bevuto un po’ troppo, se l’era presa con la sorella, offesa, minacciata e percossa a più riprese. Riportato alla calma, a tarda serata aveva lasciato il ristorante per dirigersi a piedi verso Arrone.

Fuoco e allarme Dopo un po’ era tornato con due taniche di carburante, era entrato nel locale e lì aveva tentato di appiccare l’incendio, causando diversi danni, soprattutto da fumo. Resosi probabilmente conto di ciò che sarebbe potuto accadere – al piano superiore vivono i familiari – aveva cercato di spegnere le fiamme, chiedendo l’intervento della polizia, giunta sul posto insieme ai vigili del fuoco.

Il processo Di fronte agli agenti aveva tentato di giustificarsi dicendo che era stata ‘tutta colpa di una sigaretta’. Ma dai rilievi, confermati dalle testimonianze dei familiari, era emerso altro. Da qui la denuncia e il processo in corso di fronte al tribunale di Terni. L’udienza di venerdì mattina si è conclusa con un rinvio-lampo al prossimo 21 ottobre.

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