Ast: «Stipendi tagliati del 20% da Gap»

Terni, il cambio di appalto alla ThyssenKrupp provoca tensioni. Alta adesione in Umbria allo sciopero nazionale per il contratto

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Poca gente e pochi soldi. Sarebbe questo, detto in parole semplici, il ‘modello organizzativo’ proposto da Gap – che dal 1 ottobre prossimo sostituirà la Harsco Ilserv nella gestione del parco rottami alla ThyssenKrup Ast di Terni. E la cosa ai sindacati non piace.

I lavoratori In particolare, viene denunciato che «il personale che dovrebbe essere impiegato (umbriaOn aveva pubblicato i numeri a gennaio; ndr) non è ritenuto sufficiente a garantire qualitativamente e quantitativamente il servizio richiesto dalla committente Ast, vista la delicatezza delle lavorazioni che vengono svolte in quel reparto considerato fondamentale per le produzioni della committente. La proposta di Gap non convince dal punto di vista tecnico e il timore che la complessità e gli imprevisti che riguardano le lavorazioni del parco rottami possano mettere in discussione sia il lavoro che le produzioni».

I salari E poi c’è la questione salariale: «Quanto proposto da Gap, è ritenuto inaccettabile. Un taglio pesantissimo, che si può calcolare in circa il 20%, che andrebbe a penalizzare lavoratori già esperti, con una professionalità decennale. I lavoratori hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali e alle Rsu di verificare già nel prossimo incontro fissato per metà maggio se esistono le condizioni per continuare la trattativa che dovrà evidenziare un sostanziale passo in avanti, in caso contrario saranno convocate nuove assemblee e insieme con i lavoratori verranno prese le decisioni su tutte le iniziative possibili».

Il presidio

Il presidio

Lo sciopero Sono molto soddisfatte Fiom, Fim e Uilm dell’Umbria (in campo nazionale allo sciopero ha aderito anche la Ugl) per la riuscita «della prima giornata di protesta unitaria (dopo 8 anni) per il rinnovo del contratto nazionale con Federmeccanica, scaduto da 5 mesi». All’Ast di Terni nel turno del mattino l’adesione ha toccato l’80% «e una delegazione di lavoratori di Fiom, Fim e Uilm ha manifestato sotto la sede di Confindustria, per ribadire l’inaccettabilità delle condizioni poste da Federmeccanica». Alte adesioni anche nel polo aerospaziale di Foligno con il 90% di lavoratori fuori alla Oma Tonti e il 60% alla Umbra Cuscinetti. Ma il risultato dello sciopero è stato abbastanza uniforme su tutto il territorio regionale: da Terni (90% Faurecia, 80% Ilserv, 90% Tct) all’Alto Tevere (70% Renzacci, 85% Metalmeccanica Tiberina, 90% Terex), passando per il Marscianese (95% Emu) e il Trasimeno (90% Tomassini Style, 70% Rampini). Da segnalare la totale adesione (100%) alla Dewalt Industriale Tools di Corciano e alla Tfa di Spello.

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