di S.F.
L’Autorizzazione unica ambientale rilasciata e la determina dirigenziale della Regione Umbria sulla stessa tematica. Sono state entrambe tirate in ballo al Tar Umbria in merito ad una curiosa vicenda che coinvolge Avigliano Umbro, nel Ternano. Tutto a causa del troppo rumore proveniente da un allevamento avicolo del territorio. Di mezzo anche l’Arpa Umbria.
La questione
Cosa è successo? Una donna si è attivata per il troppo rumore – legato alle ventole a quanto pare – dell’allevamento e l’amministrazione si è messa in moto con due provvedimenti dopo le rilevazioni di Arpa Umbria per il superamento dei limiti acustici. Tutte le parti si sono costituite in giudizio: il Comune (difeso dall’avvocato Cristina Lovise), la Regione (Luca Benci, Luciano Ricci) e la società a responsabilità limitata oggetto di ricorso (Carlo e Giacomo Calvieri). «Ritenuto, ad un sommario esame proprio della presente fase di giudizio e riservata ogni altra valutazione anche in rito, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, che le esigenze cautelari di cui al ricorso in epigrafe, ai sensi dell’articolo 55, comma 10 del cod. proc. amm., possano essere adeguatamente soddisfatte mediante la sollecita definizione del merito», si legge nell’ordinanza cautelare a firma di Raffaele Potenza. Accoglimento e udienza pubblica fissata per il 10 ottobre 2023.