Si era trasferito negli Stati Uniti nel 2015, convinto che quello fosse il posto giusto per lavorare e costruire una nuova vita. Un sogno realizzato per anni da Diego Damis, 41 anni, fino al tragico epilogo dello scorso 25 febbraio: l’uomo, originario di Assisi ma che ha sempre vissuto a Bagnaia (Perugia), è stato ucciso a coltellate a Kenwood, nell’area di Chicago. A riportare il fatto sono diversi media a stelle e strisce, in prima battuta il portale chicago.suntimes.com.
L’omicidio
Secondo quanto ricostruito dalle testate statunitensi, Diego Damis sarebbe stato aggredito e colpito a morte nella zona di South Greenwood Avenue: lavorava come barista – oltre ad essere un musicista, pittore e giocatore di scacchi – al The Cove Lounge di Hyde Park e l’accoltellamento è avvenuto mentre stava tornando a casa. Per ora non ci sono stati arresti. La prima ipotesi è che si sia stato vittima di una rapina – appena 200 dollari il bottino – in cui ha cercato di difendersi dal proprio assalitore, che non ha avuto pietà. È stata lanciata una raccolta fondi su gofundme.com per aiutare i suoi familiari.
«Gentile e perfetto»
«Un uomo gentile e perfetto, non meritava di morire in quel modo», le parole della sorella Claudia riportate dal suntimes. «Ha fatto di Hyde Park la sua casa e tutti quello che lo hanno incontrato, rappresentavano la sua famiglia». L’accoltellamento è avvenuto ad un isolato da dove hanno casa gli Obama: «Era l’anima più dolce del mondo. Il fatto che qualcuno lo abbia brutalmente pugnalato più volte è pazzesco», il pensiero di un amico statunitense di Diego, Brian Fadden. Il 41enne perugino lascia tre altre sorelle, Laura, Patrizia e Miriam, il fratello Andrea e la mamma Rosa.
Il cordoglio del Comune di Perugia
«Il sindaco e l’amministrazione – è la nota del Comune di Perugia – esprimono vivo cordoglio per la scomparsa di Diego Damis e si stringono con affetto alla sua famiglia: la madre Rosa, il fratello Andrea, le sorelle Claudia, Patrizia, Miriam ed, in particolare, Laura già dipendente comunale nel corso della passata legislatura».