Terni, multe 2018: 2,3 milioni incassati

In III° commissione si discute del bilancio stabilmente riequilibrato: la cifra effettivamente incassata è meno del 50% rispetto all’accertata, ovvero 5,6 milioni

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di S.F.

Un aumento del 4% rispetto a quanto era stato messo in previsione nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Si tratta dell’importo delle multe a Terni nel 2018 e a dare un aggiornamento in merito è stata la dirigente delle attività finanziarie del Comune, Stefania Finocchio, su input del consigliere del Pd Valdimiro Orsini: il check è arrivato in occasione della prima riunione – ne sono previste tre, le altre convocate per mercoledì e venerdì – settimanale della III° commissione consiliare per discutere del bilancio post approvazione della delibera di giunta. Basso il valore della riscossione effettiva. Come nella circostanza precedente – Fabrizio Dominici era in carica – non c’era il titolare della delega in materia, in questo caso il sindaco Leonardo Latini.

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Senza Latini e con spiegazioni tecniche da dare, in pole c’è come sempre la Finocchio. Passaggio iniziale – primo punto all’ordine del giorne – sugli interventi di manutenzione ordinaria delle strade e l’approvazione dei lavori di somma urgenza, quindi spazio al bilancio stabilmente riequilibrato 2018-2020: a farsi avanti è l’esponente Dem, il quale chiede diverse delucidazioni sulle previsioni di entrata. «Chiedo il titolo giuridico che ha fatto sì che sia stata inserita la posta a bilancio sull’affitto che FarmaciaTerni deve pagare al Comune. Anche la copia del contratto». Poi il titolo giuridico per «la nuova convenzione con la società TerniReti per la gestione dei parcheggi di superficie, dell’aviosuperficie e del parcheggio di San Francesco». Infine la richiesta sulle multe accertate nel 2018. La replica di Cristiano Ceccotti (capogruppo Lega) non si fa attendere: «Vedo che ha trovato il modo di analizzare il documento dopo che se ne era già parlato in commissione». Vena polemica ma non troppo.

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L’accertamento delle multe

La voce in capitolo è il titolo 3 (entrate extratributarie), ovvero i ‘proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti’. La Finocchio ha il dato a portata di mano e lancia l’aggiornamento: «Sono per le violazioni del codice della strada. Avevamo messo a previsione un importo di 5 milioni 400 mila e 200 euro e, al 31 dicembre 2018, siamo arrivati ad un accertamento multe per 5 milioni 623 mila 989 euro. Somme accertate, significa che sono sanzioni elevate: si è registrato un incremento di oltre 223 mila euro. Per queste particolari categorie c’è il fondo per crediti di dubbia esigibilità ed è calcolato sulla media degli ultimi cinque anni tra l’incassato e l’accertato».

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La riscossione sotto al 50%

Appunto, c’è poi la cifra effettivamente incassata: non arriva nemmeno al 50%. «Al 31 dicembre 2018 l’importo riscosso è pari a 2 milioni 381 mila euro», ovvero il 42,33% sul totale. Il confronto sul bilancio riprenderà mercoledì pomeriggio: la discussione in consiglio comunale è prevista da martedì 16. Nella sala accanto nel frattempo si cercava di trovare una ‘quadra’ sul centro remiero di Piediluco con gli assessori Enrico Melasecche ed Elena Proietti impegnati in un ‘tavolo’ allargato a dirigenti e tecnici.

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