Briccialdi di Terni: ombre e insinuazioni

L’ex direttore dell’istituto, Gabriele Catalucci, ‘bacchetta’ umbriaOn. Ma forse il maestro – stimato e con ragione – è un tantinello prevenuto e gli spieghiamo perché

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Gabriele Catalucci

di Gabriele Catalucci
Ex direttore dell’istituto musicale ‘Briccialdi’ di Terni

Gentile Direttore,
di ritorno da un impegno che mi ha trattenuto all’estero per qualche giorno, ho avuto modo solo ora di leggere l’articolo comparso ieri su umbriaOn “Briccialdi: qualche nota stonata” sul quale mi permetto di fare due riflessioni.

La prima è che affermare che “Viene quasi da pensare che [i docenti] si trovassero meglio con la precedente gestione e che, magari, a qualcuno potrebbe essere stato ‘tagliato’ qualche piccolo o grande privilegio” getta un’ombra sui miei sei anni di direzione dell’Istituto che credo di non meritare (pur nella consapevolezza del fatto che non posso non aver commesso errori) essendomi riconosciuto, spessissimo, l’esatto contrario e cioè una gestione semmai troppo rigorosa ma equanime nei rapporti con il corpo docente e il personale tutto.

Diffondere il sospetto con una frase così sibillina che un dirigente abbia operato con parzialità, Lei lo comprende benissimo, è un’affermazione assai grave e offensiva che andrebbe provata. Inoltre mi permetto di dire che, a mio avviso, queste velate insinuazioni nulla aggiungono all’interesse che la signora Torricelli desta quotidianamente con i suoi scritti.

La seconda è, anche qui, dettata della ingenerosa conclusione cui giunge l’autrice del pezzo e cioè che l’assenza dei docenti fosse legata (oltre che a quanto detto sopra) a scarso interesse per l’evento. E’ successo assai spesso che pochi docenti fossero presenti alle numerosissime iniziative che durante la mia direzione il Briccialdi ha organizzato in città e fuori città; pur dispiacendomene, ho sempre spiegato le assenze con impegni concomitanti e soprattutto con il fatto che in tutti i Conservatori italiani i docenti raramente risiedono in maggioranza nella sede dell’Istituzione e dunque non sempre leggono la stampa locale.

Intendo dire che spessissimo io stesso vengo a conoscenza di iniziative dell’Istituto già svolte solo dalla lettura dei giornali o dal racconto dei miei allievi e sono certo che dietro la scarsa partecipazione, per di più in un periodo di festa, null’altro si debba intravedere.

Credo, in conclusione, che alla luce di questa rilettura degli eventi citati, la vena vagamente polemica del pezzo possa lasciare il posto alla sola soddisfazione per il riconoscimento che la Pro Loco di Miranda ci (e sottolineo, come docente, il “ci”) ha voluto conferire.

La ringrazio per la cortese ospitalità che vorrà dare a queste mie poche righe e la saluto molto cordialmente.

________

Il professor Catalucci – che ringrazio per la cortesia e per l’attenzione che ci riserva – temo abbia fatto un po’ di confusione e, soprattutto, temo (glielo dico in virtù della sincera stima che nutro per lui) pecchi un po’ in auto-sopravvalutazione. Visto che la precedente gestione non era certo solo sua. O dobbiamo pensare di sì?

Non è la prima volta, peraltro, che il professore ‘punta il ditino’ e sembra voler umettare la matita blu per segnalarci degli errori e la propria valenza, mai messa in discussione. Mi pare.

Quanto a «diffondere il sospetto» e alle «velate insinuazioni», caro professore, temo che anche in questo caso lei faccia un po’ di confusione: lei dice che «è successo assai spesso che pochi docenti fossero presenti alle numerosissime iniziative» organizzate durante la sua direzione del Briccialdi. Ma stavolta, lei me lo concederà, era presente un solo docente. Che è un po’ meno di «pochi». Mi pare.

E poi, glielo confesso: se la collega alla quale ho affidato l’incarico di seguire l’evento non se ne fosse accorta, anche questo me lo concederà, non avrebbe meritato la mia fiducia. E, questo glielo garantisco io, avrebbe passato un brutto quarto d’ora. 

Infine, sulla «soddisfazione per il riconoscimento»: professore carissimo, la prego di credermi, umbriaOn non è soddisfatto. Il nostro giornale è entusiasta del premio che ‘vi’ è stato – giustamente – assegnato.

Ci permettiamo solo di auspicare che sia motivo di nuova e convinta unità di intenti. E ci impegniamo a vigilare perché sia così.

La saluto con altrettanta cordialità

Marco Torricelli
Direttore di umbriaOn

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