Calendario venatorio, nuovo passaggio

Umbria, l’originario era stato approvato a maggio: ora c’è la preadozione post modifiche

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L’originario era stato approvato il 17 maggio e ora c’è un nuovo passaggio per il calendario venatorio 2019-2020 dell’Umbria. La giunta, su proposta dell’assessore alla caccia Fernanda Cecchini, ha dato il via libera alla preadozione della modifica: l’iniziale non conteneva le ipotesi di apertura anticipata previste dalla legge nazionale.

IL PROVVEDIMENTO DI MAGGIO

La spiegazione e le aggiunte

Palazzo Donini sottolinea che «con l’approvazione del Piano faunistico venatorio, con deliberazione dell’assemblea legislativa dell’8 agosto, è maturato il requisito previsto dalla normativa nazionale che rende possibile l’individuazione di giornate aggiuntive antecedenti l’apertura della terza domenica di settembre. L’eventuale introduzione di modifiche in tal senso al calendario venatorio interviene su di un atto obbligatorio per legge (ai sensi dell’art. 18 comma 4 della legge 157/1992) ed è condizionata dal parere obbligatorio non vincolante dell’Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e della Commissione consiliare competente. Solo e soltanto a seguito del perfezionamento dell’iter amministrativo dei due pareri consultivi la giunta regionale potrà decidere in via definitiva la modifica al calendario venatorio 2019/2020 in vigore». In tal senso c’è stata la convocazione della Consulta faunistico venatoria (12 agosto): l’ipotesi per la modifica è l’aggiunta di ulteriori due giornate, domenica 1 e 8 settembre, per la tortora, gazza, cornacchia grigia e ghiandaia.

Le date e le specie

Dal 15 settembre 2019 al 15 gennaio 2020 via libera per le seguenti specie: cornacchia grigia, ghiandaia, gazza; dal 15 settembre al 30 ottobre tortora; dal 15 settembre al 30 dicembre allodola, coniglio selvatico, fagiano, merlo, quaglia, starna, pernice rossa e silvilago; dal 15 settembre al 30 gennaio alzavola, germano reale, marzaiola, colombaccio, beccaccia, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe. «Nel mese di settembre, fatto salvo quanto previsto alla lettera A punto 7 la caccia è consentita i giorni. Domenica 1, domenica 8, domenica 15, mercoledì 18, sabato 21, domenica 22, mercoledì 25, sabato 28 e domenica 29; per la restante stagione venatoria, la caccia è consentita per tre giorni alla settimana a scelta del cacciatore, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì. I giorni 1 e 8 settembre l’occupazione del sito e l’installazione degli appostamenti temporanei non possono essere effettuati prima di dodici ore dall’orario di caccia di cui al punto D e l’appostamento temporaneo deve essere allestito esclusivamente con capanni in tela o equivalenti che possono essere rivestiti con materiale vegetale, fatti salvi i divieti di cui al precedente punto B 2. A chi viola la presente disposizione verrà applicata la sanzione amministrativa prevista dall’art. 39 comma 1 lett. nn) della legge regionale 14/1994».

I cani

«L’addestramento e l’allenamento dei cani è consentito dal 18 agosto al 12 settembre 2019 con esclusione dei giorni 1 e 8 settembre, dall’alba fino alle ore 12 e dalle ore 16 al tramonto, escluso il martedì e il venerdì di ciascuna settimana, in tutto il territorio regionale, con l’eccezione dei terreni in attualità di coltivazione». La proposta di preadozione della modifica del calendario venatorio verrà trasmessa alla III commissione consiliare permanente e all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca Ambientale, per l’acquisizione dei pareri prescritti, indispensabili per l’approvazione definitiva.

 

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