Cannabis terapeutica: «Problema è carenza»

Umbria, l’assessore Barberini sull’applicazione della legge sull’utilizzo medico di farmaci cannabinoidi: «Grande richiesta dei malati». In arrivo importazione dal Canada

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«Il problema? L’unico per l’applicazione della legge sull’utilizzo medico di farmaci cannabinoidi è la carenza di cannabis rispetto alla grande richiesta dei malati». A rispondere così ai membri della terza commissione regionale – la proposta di modifica è stata avanzata da Maria Grazia Carbonari del M5S – è l’assessore alla salute Luca Barberini: « I medici hanno iniziato a prescriverla e la legge non si limita all’utilizzo nelle terapie del dolore, ma già oggi ha uno spettro di applicazione più ampio. Quindi non si ravvede la necessità di modificarla», ha specificato.

CANNABIS TERAPEUTICA: «BASTA IGNORANZA»

L’assessore regionale Luca Barberini

La mancanza Nella discussione di giovedì è emerso che i cento chili l’anno prodotti dall’Istituto farmaceutico militare di Firenze e i venti di cannabis che la sanità pubblica può acquistare mensilmente dall’Olanda non sono sufficienti per la continuità terapeutica su tutto il territorio nazionale: il ministero della Salute ha annunciato, per rimediare, l’importazione di farmaci cannabinoidi anche dal Canada.

Standby Il consigliere regionale del M5S, doo la risposta di Barberini, ha accettato di tenere il disegno di legge in standby in attesa di riscontri sull’attività del ministero e sulla nuova clausola valutativa legata all’applicazione delle legge 7 del 2014. Con un anno in più di utilizzo dei farmaci e un numero maggiore di casi e somministrazioni, darà indicazioni più significative sull’impiego in Umbria dei farmaci.

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